Conclusi gli ultimi match di andata, la Champions League volta pagina. A chiudere il primo turno delle italiane negli ottavi di finale è stato il nuovo Napoli di Calzona, nella sfida contro il Barcellona . Discorso qualificazione fissato quindi al 12 marzo, data in programma per il ritorno della doppia sfida. Con un passaggio del turno ancora da decidere, al termine di Napoli-Barcellona, alcuni protagonisti hanno rilasciato le proprie interviste ai microfoni della stampa.
DI LORENZO: “Abbiamo fatto una buona prestazione contro una squadra forte, si è visto qualcosa di quello che abbiamo provato ieri anche se il tempo è stato poco. È un punto di partenza importante. L’abbiamo preparata in un allenamento e mezzo. Ma la squadra si è resa disponibile. Sappiamo che dobbiamo fare di più ma oggi è stato fatto un passo avanti. Ora ce la giocheremo al ritorno. Victor è un grande campione, è tornato con la testa giusta ma lo sapevamo. Ci darà una mano in queste partite che rimangono. Per il ritorno è tutto aperto, lì è un campo difficile ma ci giocheremo il passaggio del turno che è importante per tutti“.
MERET: “Sono state due parate importanti, ci hanno permesso di reggere l’urto dei primi minuti in cui soffrivamo tanto. È stato importante l’atteggiamento di squadra poi nel secondo tempo siamo stati più ordinati e abbiamo reagito da grande squadra dopo il gol preso. Siamo partiti sotto tono ma ce lo potevamo aspettare, giocavamo poi contro una grande squadra. Ripartiamo dai nostri ultimi minuti. Osimhen ha dimostrato di essere molto importante per noi, sappiamo quanto vale ma quanto è importante lui è importante anche il lavoro di tutti gli altri“.
ANGUISSA: “Calzona conosce bene la squadra, già due anni fa era qui con Spalletti. Ha parlato con tutti, ci ha fatto capire che il gruppo è la cosa più importante. Oggi non abbiamo vinto ma abbiamo ottenuto un punto importante, e dobbiamo prendere tutto positivamente. Il Napoli quando gioca a suo modo può vincere contro chiunque. Mi fido tanto di questa squadra, si vince e si perde insieme, si può vincere facilmente se si gioca tutti per la squadra. Cosa non è andato con Mazzarri? Non so che dire, tutti gli allenatori hanno delle idee, qualche volta non è così facile. Mazzarri mi piaceva tanto come persona, quest’anno siamo un po’ sfortunati per aver giocato tante partite in cui per me potevamo vincere. Questa stagione è difficile, ma continuiamo a lavorare. Vedere segnare Victor è buono per la squadra, il gruppo, ma oggi abbiamo fatto le cose insieme, non vince una persona sola. Osimhen ha segnato ma è la squadra che ha preso il pareggio“.
GUNDOGAN: “Paragone Osimhen Lewandowski? Credo che entrambi siano grandi attaccanti, sanno come segnare. credo che Robert si adatti bene al nostro gioco di possesso perché è bravo a tenere palla nei moneti difficili. Osimhen è più aggressivo anche con un giocatore addosso. Entrambi di livello mondiali anche se diversi“.