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Juventus, da Mudryk a Di Maria, passando per Kostic e Berardi: il punto sugli esterni

La Juventus dopo le diverse uscite a causa delle scadenze contrattuali, vuole chiudere i colpi in entrata. La rotta che porta a Paul Pogba sembra solida, pertanto i dirigenti bianconeri stanno cercando soluzioni in altri reparti, su tutti quello offensivo, con particolare focus alle corsie. La pista che porta a di Di Maria, di gran lunga il nome più chiacchierato, si sta lentamente raffreddando, ma le alternative non mancano. Su Berardi la Juve ha espresso per ora solo un interesse, con la società che medita la migliore opzione per affondare sull’esterno del Sassuolo. Restano però vive le ipotesi Filip Kostic dell’Eintracht, fresco di premio MVP dell’ultima Europa League, e Mychajlo Mudryk dello Shakhtar Donetsk. Entrambi garantiscono un profilo più giovane e futuribile, in special modo l’ucraino: scopriamo insieme che tipo di giocatore è.

Chi è Mychajlo Mudryk, l’esterno che piace alla Juventus

Per fatti ben noti la Prem”jer-liha, la massima divisione ucraina, è stata chiusa anzitempo, con la classifica congelata al 24 febbraio. Il titolo non verrà assegnato, ma la squadra arrivata prima è lo Shakhtar Donetsk, nella quale milita il giovane Mychajlo Mudryk, ala sinistra classe 2001. Il biondo ucraino è riuscito ad attirare su di sé le attenzioni del calcio europeo, malgrado la giovane età e il campionato giocato a metà. Durante la stagione corrente, la seconda in prima squadra, Mudryk ha giocato 28 partite, segnando 2 gol e servendo 9 assist.

Mychajlo Mudryk è un giocatore polivalente, che riesce ad esprimersi ad un buon livello sia a sinistra che a destra, giocando anche come trequartista all’evenienza. L’anno scorso non ha trovato molto spazio, ma quest’anno Roberto De Zerbi ha puntato molto su di lui, apprezzandone le caratteristiche. Destro naturale, come esterno si trova a proprio agio a partire largo per cercare di accentrarsi poi palla al piede. Denota un ottimo controllo di palla, che conduce anche ad alta velocità. La capacità di farsi trovare tra le linee e la buona visione di gioco l’hanno presto reso un ottimo assist man, proprio ciò di cui un certo Dusan Vlahovic avrebbe bisogno.

A cura di Andrea Dotto

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Redazione