Josè Mourinho torna a parlare della Roma e lo fa nel suo stile: lo Special One ricorda quanto sia stato difficile raggiungere le due finali europee
Un grande amore e una separazione traumatica, che ha lasciato un po’ di amaro in bocca. Per Josè Mourinho l’esperienza alla Roma ha portato tante gioie ma anche qualche delusione.
Dall’estate 2021, quando l’annuncio del club giallorosso sorprese molti, fino all’esonero dello scorso gennaio. Lo Special One ha portato nella bacheca del club un titolo internazionale, la Conference League nel 2022, e ne ha sfiorato un altro, l’Europa League dell’anno scorso.
La sconfitta ai calci di rigore nella finale di Budapest contro il Siviglia brucia ancora, ma per Mourinho il risultato finale conta fino a un certo punto. Eh sì, perché in un suo intervento in Arabia Saudita, al Digital Wellbeing Summit, il portoghese ha avuto modo di tornare sul percorso alla Roma.
Due finali raggiunte in due anni e un licenziamento prima che potesse arrivare la terza. Questa è la battuta dello Special One, in quella che sembra una punzecchiatura alla società.
Durante il Digital Wellbeing Summit in corso di svolgimento in Arabia Saudita, Mourinho ha avuto modo di parlare della propria carriera, soffermandosi in particolare sulla sua esperienza alla Roma.
Il portoghese infatti, rispondendo a una domanda su quale fosse stata la sua impresa più difficile ha dichiarato: “Forse è stato raggiungere le due finali europee con la Roma. In alcune situazioni le cose che fai sono una normale conseguenza, mentre se non ci sono le condizioni hai più credito quando si vince“. E poi la frecciata finale: “Era impossibile arrivare a due finali consecutive e quindi il terzo anno mi hanno licenziato“.
Annunciato nel maggio del 2021, Mourinho ha debuttato con la Roma il 19 agosto successivo. Il primo anno conclude al sesto posto in campionato, ma vince la Conference League in finale contro il Feyenoord.
Nella seconda stagione in Serie A è ancora sesto posto, mentre la campagna in Europa League arriva fino alla finale, questa volta amara. A trionfare è infatti il Siviglia ai calci di rigore. Il terzo anno le difficoltà sono maggiori e il 16 gennaio 2024 viene annunciato l’esonero, con l’arrivo di Daniele De Rossi.