La stagione della Juventus è stata a due facce: i primi 5 mesi di campionato sono stati alquanto discutibili, con la qualificazione in Champions che era stata messa in discussione. Così come per i bianconeri, anche Alvaro Morata ha vissuto due stagioni in una sola. Il numero 9 spagnolo faceva tanta fatica a giocare da prima punta, ma con l’arrivo di Vlahovic la situazione è cambiata. L’ex Real Madrid, infatti, non ha più solo compiti di far salire la squadra e può spaziare di più sul fronte offensivo, inoltre può attaccare la profondità più spesso. A Men’s Health Espana ha raccontato il suo mancato arrivo al Barcellona.
Sul possibile approdo al Barcellona: “C’erano diverse opzioni e ho parlato con Allegri. Mi ha detto che sarebbe arrivato un altro attaccante (Vlahovic), quindi avrei fatto la seconda punta. Io ho bisogno di attaccare la profondità e correre, non sono un attaccante fisico. Quindi sì, la possibilità c’era, ma mi ha detto che sarei dovuto rimanere, quindi è finita lì”.
Sul futuro: “Come ho già detto non dipende da me. Ho un contratto con l’Atletico Madrid ma non so cosa succederà. Sarei felice sia qui che lì”.
Poi sulla vita del giocatore continua: “Mi piace avere l’opinione di psicologi, dietologi, allenatori. Questo perché passiamo dall’essere tra i migliori giocatori stando sulla copertina di qualche giornale, a essere insultati sui social per un rigore sbagliato. L’equilibrio è importante. Ecco perché ora ci sono tanti giocatori pronti a 17 anni, perché hanno cura del proprio corpo. Io alla loro età non ho lasciato la pizza, le bibite e le patatine”.