Stefano Sensi si sta riprendendo dall’ultimo brutto infortunio ed ha raccontato in una lunga intervista al “Corriere della Sera” come il Monza lo abbia aiutato. Con i biancorossi in questa prima parte di stagione aveva ritrovato una buona condizione e, di nuovo, buoni numeri. Tutto ciò fino al 6 novembre quando, nella partita contro l’Hellas Verona, dopo un intervento scomposto di Sulemana, è dovuto uscire in lacrime.
L’infortunio in questione è la frattura malleolo peroneale. L’ex Inter si era reso conto subito della gravità dell’infortunio: “Il pianto era dato dalla paura più che dal dolore stesso. Ho sentito l’osso spezzarsi e ho avuto subito la sensazione che fosse un infortunio grave. Il primo di questa natura, arrivato dopo quelli muscolari che ho sopportato“. Di seguito l’intervista al “Corriere della Sera” del centrocampista del Monza Stefano Sensi dopo l’infortunio.
La prima domanda è stata sui primi pensieri subito dopo l’ennesimo infortunio: “Ho temuto il peggio, non che una frattura malleolo peroneale sia cosa di poco conto. La cosa non è essere o no in debito con la sorte ma ci si chiede subito il perché di tutto ciò e il perché proprio a me“.
Vedendo la prima parte di stagione, in cui aveva trovato una buona continuità, gli è stato chiesto il segreto della sua rinascita: “Non è solo un fatto di metodologia di allenamento, ho cambiato tutto il mio approccio. Sono molto attento alla prevenzione e al recupero, oltre che all’alimentazione. Sono stati importanti i fisioterapisti ma in particolare un professionista, Samuele Fenu. Mi aiuta sotto diversi aspetti, coordinandosi con le strutture del club e con Jean Pierre Meersseman. L’aspetto mentale è fondamentale e cura anche quello. Dopo un infortunio, nonostante si è tornati al 100%, si ha paura di ricaderci. Si entra in un circolo vizioso pericoloso. Ho smesso di cercare la motivazione dei miei infortuni, so solo che voglio tornare in campo“.
Sensi ha poi spiegato il motivo della scelta di andare a Monza: “Parlare con Adriano Galliani è stato decisivo. Mi ha illustrato ambizioni e un progetto vincente. Non cerco rivincite e non devo dimostrare nulla. Il mio obiettivo è fare bene a Monza. Sono qui in prestito secco e a fine anno vedremo. Bisogna vivere bene il presente, il futuro ne sarà poi una conseguenza“.
Ha concluso l’intervista parlando della corsa scudetto: “Gli scontri diretti saranno fondamentali. Il Napoli resta la mia favorita nonostante l’Inter ha grande qualità“.