Come cambia il Monza con l’arrivo di Nesta
È da poco ufficiale l’arrivo del nuovo allenatore sulla panchina del Monza: sarà Alessandro Nesta
È ufficiale: Alessandro Nesta sarà alla guida del Monza. L’ormai ex allenatore della Reggiana andrà a sostituire Raffaele Palladino che ha da poco firmato con la Fiorentina.
Si tratta della prima esperienza in Serie A da allenatore per l’ex calciatore che torna sotto la guida di Adriano Galliani dopo i 10 anni trascorsi al Milan a partire dalla stagione 2002/2003.
La sua carriera in panchina inizia nel 2015 in America, per poi ritornare in Italia e proseguire con Perugia, Frosinone e Reggiana.
Dal primo luglio sarà il condottiero della squadra biancorossa. Dunque, è interessante capire quali potrebbero essere i cambiamenti apportati dall’allenatore romano.
Le novità di Nesta
Nesta arriva dall’ultima stagione con la Reggiana dove ha utilizzato due moduli differenti durante l’arco del campionato. Inizialmente l’ex difensore ha preferito giocare con il 4-3-1-2, ma successivamente ha deciso di apportare qualche modifica passando al 3-4-2-1, formazione in linea con quella utilizzato da Raffaele Palladino. La scelta potrebbe essere quella di continuare con questo modulo, avendo a disposizione giocatori già pronti e abituati ad esso.
Una delle cose più importanti per il futuro leader dei brianzoli sarà dare continuità al progetto iniziato dal suo predecessore, ma anche portare le proprie idee. Un punto chiave del suo gioco è sicuramente la difesa. Con il passaggio da 4 a 3 Nesta punta ad avere una pressione alta ad aggredire l’avversario. Fondamentale il centrocampo: mentre con il vecchio modulo era prezioso il ruolo del trequartista ora è molto importante il lavoro davanti alla difesa, soprattutto in fase di costruzione.
Le possibili scelte
È decisamente presto per sapere quali saranno le scelte in campo in vista della prossima stagione. Partendo dalla porta sappiamo che il Monza dovrà cercare un sostituto a Michele Di Gregorio, ormai prossimo a raggiungere la Juventus di Thiago Motta. In difesa invece Pablo Mari, D’Ambrosio e Izzo dovrebbero rimanere.
Per quanto riguarda il centrocampo Birindelli, Gagliardi e capitan Pessina sono candidati a rimanere ma potrebbero esserci dei movimenti anche in base alle richieste dell’allenatore stesso. L’attacco sembra essere la zona sulla quale lavorare maggiormente. Da valutare in primis la situazione di Andrea Colpani che nel caso non dovesse essere venduto rimarrebbe sulla trequarti. Davanti non si hanno alternative oltre Dany Mota.