Monza, Nesta: “Daniel Maldini, Colpani, modulo e mercato: vi dico tutto”
La prima conferenza stampa di Alessandro Nesta: il nuovo allenatore del Monza ha trattato diversi temi importanti.
Alessandro Nesta è stato ufficialmente presentato come il nuovo allenatore del Monza, segnando l’inizio di una nuova era per il club brianzolo. La conferenza stampa si è tenuta presso la sala conferenze dell’U-Power Stadium, con la presenza dei vertici societari, tra cui Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, che ha introdotto il nuovo tecnico con parole di grande stima e fiducia.
La scelta di Nesta come nuovo allenatore del Monza è stata accolta con entusiasmo dai tifosi e dagli addetti ai lavori. Il suo arrivo è visto come un segnale positivo di crescita e ambizione per il club, che punta a consolidarsi stabilmente in Serie A e a puntare a traguardi sempre più alti.
Nel corso della conferenza, sono stati affrontati anche temi legati al mercato e alle strategie future del club, con la necessità di lavorare duramente durante la preparazione estiva per costruire una base solida su cui fondare la stagione.
L’inizio della Serie A è alle porte e Alessandro Nesta sembra essere carico per questa nuova avventura: le parole del nuovo allenatore nella sua conferenza stampa di presentazione.
La conferenza di Nesta
Il nuovo allenatore del Monza Nesta ha esordito così: “Dietro questo traguardo ci sono studio e sacrifici. Fare il calciatore ti porta dei vantaggi, ma se non studi, non guardi e non provi non cresci. Mi porto dietro un grande entusiasmo: è l’occasione della mia vita, ho lavorato per arrivare in queste condizioni e sfruttarla al massimo. Poi arrivare a lavorare con Galliani, con cui ho un rapporto incredibile, porta ancora più responsabilità. Vedendo il centro sportivo ho ritrovato la mano del presidente Berlusconi. Lo stadio è cambiato, si sentono i cambiamenti. Con Galliani abbiamo vinto e perso tanto, è stato un percorso stupendo. Ritrovarsi dopo più di vent’anni è strano ma molto bello. Nelle mie idee prendo spunto da Eriksson, Zeman, Ancelotti. Mi hanno trattato bene e con loro ho reso al massimo”.
Successivamente si è soffermato anche su alcune voci di mercato: “La trattiva è durata due secondi. Non ho pensato a nulla. Ho chiamato Palladino e gli ho detto che dopo di lui sarà dura. L’anno scorso la squadra ha fatto bene difendendo a 5, ma siamo a luglio e dovremo capire. Tutti annunciano che vorrano dominare, noi non facciamo proclami e cercheremo di studiare al meglio la squadra. Daniel Maldini? Ho parlato con suo papà ma non di lui. Sul mercato non ho chiesto nulla, faremo in base a quello che possiamo. Colpani? Ha avuto una crescita incredibile, per noi può fare la differenza. Il mercato lo fanno il direttore e il giocatore, attualmente è ancora nostro”.
Galliani: “Anche Sacchi non aveva mai allenato in Serie A”
In conferenza stampa è intervenuto anche Galliani: “Ho scelto questa data perché 18 anni fa Nesta diventava Campione del Mondo. Certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. Era Alessandro a guidare Thiago Silva al Milan, non il contrario. Per dire quanto fosse forte. Senza Silva, Nesta giocava ugualmente bene, ma non era il contrario. Dico sempre: il vino migliora il cibo, ma non è mai il contrario. Nesta è il più vicino a Palladino e dato che non vogliamo cambiare tanti giocatori, ci serviva un allenatore con una filosofia simile“.
L’Ad del Monza ha continuato: “Anche Sacchi non aveva mai allenato in Serie A, poi vedete come è andata. Per noi l’importante è il Monza e conosco molto bene Alessandro, forse anche meglio di lui. Colpani? Non ci sono trattative né con la Fiorentina che con altre squadre”. Un ricordo anche a Berlusconi: “Io sono seduto in Senato nel posto di Berlusconi. Ogni mattina penso a cosa avrebbe fatto lui. È stato il mio maestro di vita. E credo che lui sia contento della scelta di Nesta. Ne parlo ancora al presente. Ho avuto la fortuna di intrecciare la mia vita con quella di un genio. Due volte gli ho visto luccicare gli occhi: con la prima Champions nell’89 a Barcellona contro la Steaua, e a Pisa due anni fa, il giorno della promozione. È stata una delle ultime gioie della sua vita”.