Mondiale 2022, i giocatori con zero minuti giocati tra le squadre ancora in corsa
Giocare il Mondiale è il sogno di ogni singolo bambino che inizia a giocare a calcio. Ovviamente, però, non tutti ce la fanno, e tra i calciatori professionisti il momento delle convocazioni dei CT è visto come tra i più attesi. Può regalare gioia immensa, ma anche delusione infinita una volta scoperto di non poter aiutare i propri compagni e la propria nazione. Tra i convocati al Mondiale in Qatar 2022, però, ci sono alcuni giocatori ancora con zero presenze all’attivo, tra cui alcuni nomi altisonanti: ecco chi sono quelli delle squadre qualificate alle semifinali.
Mondiale, i giocatori a zero presenze
GERONIMO RULLI (Argentina) – Il portiere del Villareal è partito in Qatar con la speranza di giocare qualche minuto. La sconfitta in partenza con l’Arabia Saudita, però, ha modificato i piani dell’Albiceleste che non è riuscita a qualificarsi anticipatamente e, di conseguenza, fare turnover nell’ultima gara del girone.
FRANCO ARMANI (Argentina) – Anche per lui, stesso discorso del compagno di reparto. Titolare fino all’arrivo in panchina di Scaloni, poi il CT ha deciso di affidare le chiavi della porta a Emiliano Martinez, che si è dimostrato una sicurezza.
JUAN FOYTH (Argentina) – Anche lui in forza al Villareal, giocatore molto duttile in grado di giocare sulla fascia destra di difesa ma anche in mezzo al campo. Nonostante la sua adattabilità, però, il CT non è ancora riuscito a trovargli una sistemazione in campo.
ANGEL CORREA (Argentina) – Chiamato in causa all’ultimo minuto per l’infortunio dell’altro Correa, Joaquin, il giocatore dell’Atletico Madrid non è mai entrato a far parte delle rotazioni.
PAULO DYBALA (Argentina) – Sicuramente la sorpresa più grande tra gli “assenti”. Inizialmente si credeva fosse ancora disturbato da problemi fisici, ma poi lo stesso Scaloni ha assicurato che l’ex Juve è stato fuori per scelta tecnica. Magari potrà essere utile per le ultime due partite, ma intanto la Roma sorride vedendolo riposare.
IVICA IVUSIC, IVO GRBIC (Croazia) – Anche loro portieri arrivati con la speranza di poter racimolare qualche minuto. Le prestazioni sontuose di Livakovic, eroe nazionale fin qui, non hanno però permesso loro di mettere piede in campo.
JOSIP SUTALO, MARTIN ERLIC, JOSIP STANISIC, DOMAGOJ VIDA (Croazia) – Anche loro a secco. Ci si aspettava dei minuti almeno da giocatori come Stanisic e Vida, ma così non è stato. Il CT Dalic, infatti, ha praticamente sempre confermato la linea composta da Sosa, Lovren, Gvardiol e Juranovic.
LUKA SUCIC, KRISITIJAN JAKIC (Croazia) – Due giovani emergenti del panorama croato, rimasti fin qui sempre in panchina. In mezzo al campo, infatti, sono ritenuti indispensabili Brozovic, Kovacic e Modric, pedine fondamentali per Dalic.
ALPHONSE AREOLA (Francia) – Chiamato in Qatar a sorpresa dopo l’esclusione di Maignan, si pensava ad un maggior contributo per lui. Il portiere del West Ham, però, è considerato il terzo della lista, al punto che contro la Tunisia è stato Mandanda a sostituire Lloris.
AHMED REDA TAGNAOUTI (Marocco) – Terzo portiere degli africani, mai chiamato in causa. Gerarchie definite quando, contro il Belgio, è partito Munir dal primo.
ILIAS CHAIR, BILAL EL KHANNOUSS, ANASS ZAROURY (Marocco) – Tutti fuori fin qui. Regragui, infatti, non ha mai voluto cambiare le prime scelte, che gli hanno sempre dato sicurezza.
A cura di Alessandro Mammana