Milan, che fine ha fatto Yacine Adli?
Mercoledì 11 gennaio 2023, a sorpresa il Milan è stato eliminato dalla Coppa Italia dal Torino ai supplementari. Il match inizialmente era terminato sullo 0-0, poi dunque, l’altra mezz’ora di gioco, in cui la squadra di Ivan Juric seppur in 10 uomini è riuscita a vincere il match al 114’ grazie al gol di Adopo, difensore granata classe 2000. Evidente è stata l’amarezza dei giocatori e dei tifosi per la sconfitta. Nonostante i 120 minuti disputati, però, anche questa volta Yacine Adli, centrocampista arrivato in estate in rossonero, non ha visto il campo. Che succede? Che fine ha fatto il giovane prospetto? Di seguito cerchiamo di capire meglio la sua situazione.
Milan, che succede con Adli?
Nonostante i tanti cambi a disposizione, neanche i 120 minuti in Coppa Italia sono bastati per vedere in campo Yacine Adli, il giovane centrocampista rossonero. Il classe 2000 era stato acquistato in netto anticipo dal Milan, a circa 9 milioni, nel 2021 per poi lasciarlo in prestito al Bordeaux per una stagione, in cui ha collezionato in 36 presenze 1 gol e 8 assist. Nella scorsa estate il giocatore ha iniziato fin da subito la preparazione con il Milan e su di lui c’erano ottime aspettative. Infatti molti tifosi dopo le prime amichevoli non vedevano l’ora di vederlo in campo in gare ufficiali in Italia e in Europa, ma nulla. Per lui quest’anno sono arrivate solo 4 presenze in campionato e nessuno da titolare, molto poco per uno dalle sue qualità.
Anche la sua gestione al fantacalcio diventa più complicata: infatti se prima sembrava poter essere un buon jolly a centrocampo, che poteva essere schierato occasionalmente, ora è solo ed esclusivamente una scommessa per cuori forti. Dopo le ultime partite, è difficile pensare di puntare su di lui.
La parole di Stefano Pioli su Adli
Alla vigilia della partita con il Lecce, dopo la lunga sosta, l’allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato della situazione di Adli in rossonero. “Si sta allenando bene, ma faccio le scelte che ritengo le migliori per la singola partita. È chiaro che è stato quello più penalizzato ma perché ho tante scelte nella sua posizione. Non è stato penalizzato perché fuori forma o per il comportamento”.
Parole costruttive, dunque. Nonostante gli elogi, però, Adli non sembra essere un’alternativa valida per gli schemi di Pioli al momento. L’entusiasmo attorno al suo nome è pian piano scemato: Adli dovrà (ri)conquistarsi il Milan sul campo, giorno dopo giorno. E chissà che, dopo un anno di apprendistato, non segua la parabola dei tanti giovani esplosi in rossonero sotto la guida di Stefano Pioli.