Il Milan è stato trascinato a centrocampo da Sandro Tonali nello scudetto appena vinto. Il 22enne centrocampista di Lodi ha disputato la sua miglior stagione in termini di prestazioni e di numeri: 5 gol e 3 assist in 36 partite di campionato. Le sue qualità e la sua personalità in campo sono state utilissime al gruppo rossonero durante la stagione. A centrocampo l’insostituibile è diventato proprio il classe 2000, vero punto di riferimento del Milan e del futuro della Nazionale di Roberto Mancini. Intanto, Tonali ha raccontato le sue emozioni per lo scudetto conquistato in uno speciale dedicato realizzato da DAZN.
Sandro Tonali, centrocampista del Milan e della Nazionale, ha rilasciato un’intervista a DAZN per lo speciale scudetto. Il classe 2000 ha iniziato dall’analisi di Lazio-Milan. “Quella partita con la Lazio pensavamo di pareggiarla, ma sappiamo che un match è finito solo quando fischia l’arbitro. Quel mio gol sotto la nostra curva ci ha dato una carica indescrivibile. Sarà molto difficile dimenticare quel momento...”
Tonali ha poi espresso parole d’elogio per i suoi compagni di squadra, Rafael Leao e Theo Hernandez. “Leao ha dimostrato in stagione di avere quel qualcosa in più che ci ha dato una grossa mano. Lui è davvero unico ed è un top giocatore. Theo? Lui è un treno sulla fascia.“
Il centrocampista rossonero ha parlato del suo allenatore, Stefano Pioli. “Ha sempre cercato di farci mantenere alta la concentrazione. In questo è stato bravissimo. Non era facile, ma ha il nostro allenatore ha fatto davvero un lavoro grandissimo”.
Tonali ha concluso con le sue emozioni per lo scudetto conquistato. “Nel 2011 ero soltanto un piccolo tifoso felice per lo scudetto del Milan. Dopo la vittoria del campionato ho gioito ed esultato assieme alla mia famiglia e ai miei amici. Adesso sono dall’altra parte, ma le emozioni sono intatte. Vincere lo scudetto con il Milan è stato grandioso. Qualcosa di fantastico avere vissuto questa emozione sia da tifoso che da giocatore. Nel 2011 in quel Milan c’era Ibrahimovic. Adesso c’è ancora lui. Fa effetto giocare ancora con lui”.