Stefano Pioli ha rilasciato la consueta intervista in zona mista al termine di Fiorentina-Milan. L’allenatore dei rossoneri ha commentato la prestazione della sua squadra concentrandosi anche sul rendimento dei singoli giocatori (leggi qui le interviste post-partita di tutti gli allenatori).
La sfida è terminata con il risultato di 2-1 in favore della squadra in trasferta. Una vittoria importante per la formazione rossonera per dare il giusto slancio in questo finale di stagione.
Stefano Pioli ha iniziato così la sua intervista post partita: “Tornare a Firenze per me significa sempre emozione: è un piacere ritrovare questo ambiente che mi ha dato tanto in passato. Venendo alla sfida: l’abbiamo interpretata bene e sofferto il giusto. Questa sera abbiamo giocato una partita vera, con fiducia e positività. Sono molto soddisfatto. Dopo le soste non è mai facile trovare ritmo, ma noi siamo molto soddisfatti. Al momento viviamo un ottimo periodo: la squadra sta crescendo e sta migliorando sotto tanti punti di vista, soprattutto nella voglia di difendere bene. Il distacco dall’Inter è di 14 punti ma non credo sia corretto: è così grande perché hanno approfittato del nostro mese poco brillante. Ora avremo 8 partite di campionato molto dure e tutte da vivere. Possiamo ancora migliorare”.
Successivamente, l’allenatore rossonero ha proseguito: “Nel calcio non si inventa nulla e non si possono non attendere i giocatori nuovi. Ne abbiamo cambiati tanti e così come loro dovevano conosce me, io dovevo capire le loro caratteristiche. Quest’anno abbiamo davvero una squadra di qualità: dall’attacco con Pulisic, Leao al centrocampo con Bennacer, Adli e non solo. Chukwueze è in crescita già dalla partita col Verona, ho preferito lui a Pulisic visti gli acciacchi rimediati in nazionale”.
Pioli ha poi concluso: “Leao può essere il giocatore che può trascinarci. Lo abbiamo accompagnato e lui si è fatto accompagnare. Gli manca davvero poco per diventare quel campione che ho sempre pensato possa diventare. Lo vedo allenarsi tutti i giorni ed è cresciuto davvero tanto. Facciamo tanto affidamento su di lui, ma è normale. Tutte le squadre si devono aggrappare alle forze dei loro singoli”.