Milan, Pioli: ”Per me non era mai rigore. Adesso testa alla qualificazione”
Il Milan esce ancora sconfitto contro il Chelsea, questa volta in casa. La squadra di Stefano Pioli si è ritrovata fin da subito a dover affrontare la partita in dieci uomini, data l’espulsione di Tomori al 18º minuto. I rossoneri sono poi passati velocemente in svantaggio a causa di un rigore, che ha suscitato immediatamente non poche polemiche sui social. Adesso il Milan sarà costretto a vincere le partite successive di Champions League, per sperare nel passaggio del turno. Al termine della gara contro il Chelsea a San Siro l’allenatore Stefano Pioli ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport.
Milan, l’intervista di Stefano Pioli
LA PRESTAZIONE – “Penso che avremmo potuto fare meglio, giocare meglio. Ma purtroppo siamo stati condizionati molto da questo episodio dell’espulsione di Tomori. Con un pizzico di fortuna in più avremmo potuto tenere meglio la partita. Queste partite servono comunque a farci crescere, soprattutto a livello internazionale.”
RIGORE – “Quello che pensavo l’ho detto a fine partita all’arbitro. Per me non è mai rigore, non è mai rosso, è un peccato. C’era un’atmosfera bellissima, stavamo tenendo testa a una squadra fortissima, questo è uno sport di contattato. È un peccato.”
IL ROSSO – “Volevamo ripartire con un risultato positivo, con una vittoria contro una tra le migliori squadre in Europa, ma giocare 80 minuti in inferiorità numerica è stato pesante per i giocatori. Gli errori in fase difensiva comunque si pagano.”
FUTURO IN CHAMPIONS – “Ho detto ai ragazzi che quelle che ci aspettano saranno due partite difficili, ma adesso siamo padroni del nostro destino, se vogliamo tornare a competere anche in Europa c’è da lavorare, abbiamo qualità e volontà per credere alla qualificazione fino alla fine.”