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Milan, Pioli: “Turnover? Dovevamo recuperare energie”

Match molto importante da un punto di vista della classifica quello della 30ª giornata tra Bologna e Milan. I rossoneri, dopo la vittoria nell’andata nei quarti di Champions League contro il Napoli, devono accontentarsi di un altro pareggio in campionato. Lo scorso turno di Serie A, infatti, la squadra di Pioli aveva pareggiato 0-0 in casa contro l’Empoli. “L’unico rimpianto sono i primi 30 secondi, le altre situazioni le abbiamo sviluppate in tutto e per tutto” ha spiegato Pioli nell’intervista post-partita.

Bologna-Milan, l’intervista post partita di Stefano Pioli

SULLA PARTITA Non dovevamo partire in quel modo, non ci sta per il nostro livello. Poi però la partita l’abbiamo fatta, abbiamo creato tanto. Purtroppo non siamo precisi e concreti. Poi ci sono stati episodi nell’area del Bologna… A volte possono determinare il risultato finale”.

SUGLI EPISODI – “Già rivisti entrambi. Sul fallo di mano, perché abbiamo visto tutti rigore? Perché la dinamica dice che è fallo di mano. Va fischiato, poi semmai lo guardi col Var e valuti. Mi spiace ma quello va fischiato, la dinamica è chiara”.

SULL’ATTEGGIAMENTOCi aspettavamo un atteggiamento più aggressivo del Bologna, oggi non l’ha fatto. Quando tengono la linea bassa c’è meno spazio e profondità, quindi dovevamo palleggiare di più. Ci è mancato il guizzo, il passaggio giusto, il controllo giusto. Dispiace, onestamente della partita non mi è piaciuto solo il gol subito. Ti metti in difficoltà da solo su un gol che andava difeso diversamente”.

SULLE STRATEGIE IN VISTA DEL NAPOLI “Il Napoli con la palla ha fatto le stesse cose in entrambe le partite, è cambiato l’atteggiamento senza palla. È chiaro che se ti vengono ad aggredire di più possiamo prendere posizioni diverse. Abbiamo giocato una buona partita come gli avversari, ci aspettiamo tante difficoltà ma anche di avere le soluzioni per creare difficoltà noi a loro”.

SUL TURNOVERCredo che un allenatore debba valutare tante situazioni. Quest’anno abbiamo pagato gli impegni di Champions. Giocare tre partite in sei giorni è veramente difficile, soprattutto di quel livello. Ho scelto di far giocare chi aveva più energie fisiche e mentali per far recuperare quelli che probabilmente partiranno dal primo minuto contro il Napoli. Quando fai delle scelte metti sul piatto pro e contro. Ho pensato fosse la soluzione giusta. Non dimentichiamoci che abbiamo giocato mercoledì sera, non sono passate nemmeno 72 ore. Ho a disposizione un gruppo forte, anche quelli che inevitabilmente a volte non scelgo. L’unico rimpianto sono i primi 30 secondi, le altre situazioni le abbiamo sviluppate in tutto e per tutto”.

SUL VAR A CHIAMATA – “Lascio a chi di dovere queste decisioni… Oggi se ci fosse stata l’avrei chiamata, più sull’episodio di Rebic perché in quel caso l’attaccante è stato bravo a prendersi il tempo sul difensore”.

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Redazione