Milan, è crisi del gol: i numeri dell’attacco
Di solito si dice: la miglior difesa è l’attacco. Un’affermazione che tante volte può essere interpretata come un motto o una vera filosofia di gioco. Non sempre, però, gli attaccanti trascorrono momenti d’oro. Possono esserci diversi periodi in cui anche mandare la palla in porta può diventare uno dei loro problemi principali. Al momento, è questa la fase che sta colpendo l’attacco del Milan, con dei numeri in termine di realizzazione che iniziano a preoccupare un bel po’ Stefano Pioli.
Milan, l’attacco inizia a spaventare: i numeri
A seguito della sconfitta contro la Juventus a San Siro, in casa Milan è scattato un campanello d’allarme sull’attacco. Ancora una volta 0 gol segnati in una partita. Nessun giocatore del tridente, Giroud e Leao su tutti se si considera che Pulisic ha giocato solo 40 minuti, è riuscito a battere Szczesny. Dopo 9 giornate di campionato, il Milan ha segnato solo 16 gol, 6 in meno rispetto alla stagione scorsa. Dato che deve senza dubbio preoccupare Pioli, ricordando anche gli 0-0 maturati nei due match di Champions League contro il Newcastle e il Borussia Dortmund.
Giroud capocannoniere insieme a Pulisic, segue Leao
Quando si parla dell’attacco del Milan è inevitabile che l’attenzione vada su Rafa Leao. Il portoghese è stato autore di 3 gol nelle prime 9 uscite di campionato, arricchite comunque da ben 3 assist, che permettono alla sua fantamedia di salire a 8,00. Il capocannoniere dei rossoneri è però Olivier Giroud, con 4 reti in 8 partite che giustificano la sua fantamedia di 8,50, ma è pur vero che il francese manca l’appuntamento con il gol da ben 54 giorni, dalla sfida contro la Roma. Un’eternità se si pensa a chi fa del gol il suo vero obiettivo in campo. A pari merito con il bomber del Milan, c’è Pulisic che, dopo essersi fermato per un po’, era tornato a riaccendersi segnando sia contro la Lazio che contro il Genoa due settimane fa.
Lo scarso supporto realizzato del centrocampo
A destar preoccupazione, però, non sono i pochi gol degli attaccanti, quanto lo scarso apporto – ovviamente sempre in termini realizzati – dei centrocampisti. Reijnders, Adli, Musah, Pobega e Krunic. Giocatori fondamentali per Stefano Pioli per permettere al centrocampo di girare nella miglior maniera possibile, ma tutti ancora a secco. Per Pioli servirà continuare ancora a lavorare tanto, per far sì che nelle partite che contano escano fuori i giocatori decisivi, ma soprattutto i gol determinanti per portare a casa i 3 punti.
Articolo di Marco Palomba