Milan, Musah: “Indossare la maglia di Ronaldinho sarà speciale”
Nella serata di venerdì 4 agosto il Milan ha annunciato l’arrivo di Yunus Musah dal Valencia per 20 milioni di euro + 1 bonus. Il centrocampista classe 2002 ha vissuto in Italia fino all’età di 10 anni e ha iniziato a giocare a calcio proprio nel nostro Paese, precisamente in Veneto con il Giorgione. Poi Musah ha mosso dei passi importanti nelle giovanili dell’Arsenal, prima di trasferirsi al Valencia, dove emergerà e si metterà in mostra. Poco dopo l’ufficialità del trasferimento, Musah ha rilasciato la sua prima intervista ai canali ufficiali del Milan.
Milan, la prima intervista di Musah
Yunus Musah esordisce così: “Sono molto felice, penso che oggi mi farà male la bocca per quanto sto sorridendo. Non so cosa dire, però voglio ringraziare tutti. Adesso devo trovare dei momenti per pensare a cos’è successo, però sono molto felice“.
Lo statunitense ha poi parlato dei suoi primi ricordi legati al calcio: “Mi ricordo che… sì, ero piccolissimo, e giocavamo a calcio a 7. Mi piaceva dribblare tanto e giocavo tanto a calcio. Quando ero a calcio, dopo quando ritornavo a casa, a scuola… Giocavo sempre, sempre, sempre. E giocavo tanto anche con i miei fratelli, che erano più grandi. Mi piaceva moltissimo il calcio. Avere quel rapporto con diversi compagni di squadra aiuta a capire le diverse persone e le diverse culture“.
Musah ha quindi proseguito dicendo: “Per me è qualcosa che direi a tutta la gente, è qualcosa di molto interessante e che aiuta nella vita. Ho l’opportunità di tornare qua in Italia e aiuta il fatto che ho già vissuto qua un po’, quindi è bellissimo avere queste esperienze“. Dopodiché ha parlato del suo legame con Pulisic: “Abbiamo parlato, lui mi stava chiedendo come vanno le cose. Poco fa mi ha detto congratulazioni, ha visto che avevo quasi firmato. Sono molto felice che adesso possiamo giocare non solo in nazionale, ma anche in squadra“.
Nella parte centrale della sua prima intervista in rossonero, Musah ha elogiato la storia di un grande club come il Milan: “Al Milan ci sono stati tantissimi giocatori che mi piacevano moltissimo, come Clarence Seedorf, Pato, Ronaldinho… Giocatori di quest’epoca. Mio fratello è un tifoso del Milan, per questo conosco il Milan così tanto“.
Musah su Ronaldinho, Gattuso e il suo stile di gioco
Inoltre, Musah ha spiegato anche la scelta del numero di maglia: “Ho guardato i numeri che erano disponibili, ho visto che l’80 non era scelto da nessuno e mi ricordo che Ronaldinho l’ha messa qui. Indossare quella maglia che ha messo Ronaldinho sarà molto speciale”.
Poi ha ricordato un aneddoto riguardante Gattuso: “Io e Gattuso avevamo parlato del Milan quando era al Valencia, scherzando sul fatto che forse un giorno avrei giocato qua. E guarda dove siamo qua adesso!“.
Il ventenne centrocampista ha quindi parlato brevemente del suo stile di gioco: “In campo mi piace tanto quando, a centrocampo, ho avversari davanti a me e quando posso andare uno contro uno, questo è quello che mi piace di più”.
Musah ha concluso l’intervista così: “Fuori dal campo penso che sono uno molto simpatico, non mi piace litigare con nessuno, penso che ho tanta pazienza. Voglio dire grazie per tutti i messaggi che ho ricevuto nell’ultimo mese e non vedo l’ora di poter giocare davanti a voi e ricevere il vostro appoggio. Forza Milan!“.