Milan, Maignan: “Se la mia squadra non vince è un problema”
Intervenuto ai microfoni di ESN Talks, Mike Maignan ha parlato di come vive lo sport. Il portiere del Milan ha rilasciato diverse dichiarazioni che fanno capire la sua mentalità vincente oltre a ricordare di come inizialmente fare il portiere: “Per me era noioso. Guardi gli altri giocare, non ti diverti e ti arrabbi. Poi sono andato al Clairefontaine con un allenatore che mi ha detto: ‘Se arrivi all’ultimo turno, rimani in porta’. Sono arrivato all’ultimo turno, quindi alla fine sono dovuto rimanere in porta“. – Leggi qui tutti i portieri divisi per fasce per l’asta 2023/24
Milan, le parole di Maignan
L’ex estremo difensore del Lille ha poi commentato la vita del ruolo che ricopre in campo: “Devi avere personalità, devi essere creativo, devi avere una mente. La mente è fondamentale. Essere il miglior portiere del mondo per un anno è facile, ma esserlo per diversi anni no. Ecco perché bisogna lavorare molto mentalmente. Ogni giorno lavoro tre volte tanto. Cerco di mantenere queste nozioni di base e di lavorare sui dettagli”.
Il giocatore rossonere ha poi proseguito: “Io mi sveglio ogni mattina per lavorare e per essere il migliore. I miei compagni sono con me, giochiamo nella stessa squadra nel fine settimana, ma quando esco dall’allenamento devo essere migliore di loro. Quando c’è una partita, la mia squadra deve vincere. Se non lo fa, è un problema“.
Infine, sulla concorrenza: “A volte ricevo notifiche che non mi piacciono molto, tipo che un portiere è meglio di me e cose del genere che mi infastidiscono perché so che non è vero. E allora cosa faccio? A volte divento pazzo. Alle 23 mi alzo e vado in palestra“.