Il Milan si appresta a scendere in campo nella gara di ritorno delle semifinali di Champions League contro l’Inter. A differenza della gara d’andata, questa volta Stefano Pioli potrà contare sul suo uomo più pericoloso in zona offensiva e cioè Rafael Leao: Il portoghese ha rilasciato un’intervista alla rivista Gaffer, ed ha parlato del Milan e non solo.
L’attaccante rossonero ha esordito parlando delle sue origini in Portogallo e della sua carriera nelle giovanili: “Lo Sporting Lisbona ha uno dei migliori settori giovanili del mondo, se non il migliore. Da lì sono usciti due Palloni d’Oro (Ronaldo e Figo). Per me è un onore e un orgoglio essere cresciuto lì, mi ha aperto le porte del mondo del calcio e sicuramente è un club che ricorderò e porterò con me per sempre”.
E poi sui suoi idoli: “Ronaldinho e Cristiano Ronaldo sono i due giocatori che ho seguito e ho provato a imitare quando ero piccolo. I dribbling che faccio oggi li ho imparati guardando i loro video. Sono entrambi dei miei grandi idoli e sogno di avere una carriera simile alla loro”.
Leao prosegue con un pensiero sul suo esordio con la maglia del Milan: “La prima volta a San Siro ho provato un immenso orgoglio e anche un grande senso di responsabilità. Ero anche nervoso, perché la maglia del Milan pesa tantissimo, è un club storico. Quando ho avuto l’opportunità di venire qui, non ci ho pensato due volte. I primi mesi al Milan sono stati entusiasmanti, perché non avrei mai pensato di arrivare ad indossare questa maglia”.
Sullo scudetto e sul mondiale: “Lo scudetto è stato storico! Il Milan lo attendeva da tanto tempo e ce lo siamo guadagnati grazie al duro lavoro e all’impegno. È stato il mio primo e lo ricorderò per sempre. Il mondiale col Portogallo, invece, è stata un’esperienza incredibile. Rappresentare il mio Paese è qualcosa di molto speciale e mi rende molto orgoglioso averlo fatto in Qatar”.
Chiusura sugli obiettivi futuri: “Il mio obiettivo è vincere la Champions League e il Pallone d’oro. Poi, mi piacerebbe giocare in Inghilterra. Penso che ogni giocatore voglia giocare in Premier League perché è un campionato molto competitivo. Si gioca un calcio coinvolgente e ci sono grandi squadre e un audience globale. La Serie A è attualmente molto ben posizionata nel mondo del calcio, ma per il futuro non posso nascondere che la Premier League mi piacerebbe”.