Inter, Inzaghi: “Ecco come stanno Dimarco e Arnautovic”
Simone Inzaghi, allenatore Inter (imago)
L’intervista post partita di Simone Inzaghi dopo il derby di andata contro il Milan, valido per le semifinali di Coppa Italia
Il quarto derby stagionale tra Inter e Milan, valevole per le semifinali di andata di Coppa Italia, si è appena concluso con il risultato di 1-1 .
In gol Abraham e Calhanoglu.
Il ritorno si disputerà mercoledì 23 aprile e che garantirà la finale del trofeo contro la vincente tra Bologna ed Empoli.
Di seguito, le parole dell’allenatore nerazzurro Simone Inzaghi, al termine del derby contro il Milan nell’andata delle semifinali di Coppa Italia
Le dichiarazioni di Simone Inzaghi
L’allenatore dell’Inter ha cominciato l’intervista affermando: “Potevamo andare in vantaggio il primo tempo sull’occasione di de Vrij e l’incursione di Frattesi. Nel secondo tempo l’episodio loro ci ha aiutato perché abbiamo fatto meglio del primo, creando tanto contro una squadra forte con un gran motore. Non è facile giocare con il Milan, è stato un derby ben fatto dai miei, eravamo solo 14 giocatori di movimento perché Dimarco e Arnautovic non erano utilizzabili. Ho chiesto un sacrificio in più a tutti, sul gol c’è stato un rimpallo clamoroso che è finito nei piedi di Abraham. La squadra dopo il gol non si è disunita”.
Simone Inzaghi, ha poi continuato: “Ci sarà il ritorno tra 20 giorni, sperando di avere più scelte. Dimarco e Arnautovic hanno avuto degli affaticamenti e con lo staff medico abbiamo concordato di non rischiarli”.
L’intervista post partita dell’allenatore dell’Inter
L’allenatore nerazzurro si è poi soffermato su: “Siamo arrivati ad aprile con tanto orgoglio. Non abbiamo pianificato nulla giocando tutte le partite con grande impegno. Ora avremo queste partite ravvicinate e il mio sogno sarebbe quello di affrontarle con tutti i giocatori. Ho la fortuna di allenare un gruppo che mi rende orgoglioso di essere il loro allenatore.
Infine, Simone Inzaghi ha concluso l’intervista parlando di: “Correa-Thuram? Per me hanno fatto bene. Avenano già giocato insieme facendo grandi cose. Poi hanno avuto dei problemi, ma è una coppia che mi piace. Sono complementari, uno viene a prendere il pallone e l’altro va in profondità Sapevo che dovevamo gestire le forze perché non avevamo cambi in attacco: ho chiesto sacrificio e l’hanno fatto”.