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Giroud: “Potevo firmare per l’Inter ma per fortuna ho scelto il Milan”

Questa si appresta a diventare una stagione da ricordare per tutto l’ambiente rossonero, anche per un giocatore dagli standard molto alti come Olivier Giroud. Difatti l’attaccante francese, dopo aver superato Thierry Henry come miglior marcatore della nazionale transalpina, grazie ai suoi cinque gol ha portato la squadra di Pioli in semifinale di Champions, traguardo che mancava da ben 16 anni. Proprio Giroud, inoltre, ha parlato del Milan e del suo mancato passaggio all’Inter in un’intervista rilasciata al sito ufficiale Uefa.com.

Milan, l’intervista di Giroud

Inizia parlando della sua condizione ad ormai 36 anni: “Io sfrutto al massimo ogni minuto in campo. Grazie ad una vita sana ed ai pochi infortuni che mi capitano. Amo il calcio e non ho voglia di smettere. Anche Ibra è come me e spinge per continuare a giocare. Per rimanere al top quando il fisico invecchia serve forza mentale, professionalità e determinazione”.

Poi del suo ruolo nello spogliatoio rossonero: “Io sono come un fratello maggiore e do consigli quando i compagni ne hanno bisogno. Sono sempre disponibile. Vista la rosa molto giovane è importante dargli consigli ed incoraggiarli. Questo ruolo mi piace”.

Prosegue parlando del gol decisivo col Napoli in Champions: “Dovevo rimanere concentrato dopo il rigore sbagliato. Sembrava come contro l’Inghilterra ai Mondiali. Una questione di perseveranza, devi credere di avere un’altra possibilità. Per noi attaccanti è essenziale mantenere la fiducia dopo un rigore sbagliato”.

Ora Giroud parla della sfida con l’Inter e del suo mancato passaggio in nerazzurro:Una sfida importante, con il prestigio aumentato dal fatto che è la semifinale di Champions League e una delle due andrà in finale. In Serie A ho fatto tre gol oltre ad uno o due assist in tre derby. Le statistiche sono buone ma in Supercoppa hanno dominato quindi dovremmo giocare meglio. Al Chelsea non giocavo ed ho avuto la possibilità di firmare per l’Inter nel mercato di gennaio del 2020, ma per fortuna ho scelto il Milan e sono molto contento. Se mi avessero detto che avrei vinto lo scudetto al primo anno e giocato le semifinali di Champions al secondo anno, dopo 16 anni, non ci avrei creduto”.

L’attaccante del Milan conclude parlando del suo idolo: “Seguo il Milan fin da piccolo, dalla fine degli anni 90′. Il giocatore che mi ha fatto amare questa squadra è stato Shevchenko. Cercavo di imitarlo in tutto, anche nel modo in cui correva. Era uno degli attaccanti più forti, poteva segnare in qualsiasi modo ed era anche molto veloce”.

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Redazione