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Milan, Conceição: “Leao deve correre, Loftus-Cheek non è al top”

Conceição pre partita Milan Cagliari

Sergio Conceição, allenatore Milan (imago)

Le parole di Sergio Conceição nella conferenza stampa alla vigilia di Milan Cagliari match in programma sabato 11 gennaio alle 20:45

Non poteva iniziare in una maniera migliore l’avventura di Sergio Conceição come allenatore Milan. Risulta infatti difficile credere che qualcuno abbia iniziato meglio di lui sulla panchina rossonera dopo essere riuscito, nelle sue prime due gare, a vincere un trofeo sconfiggendo in rimonta sia la Juventus che l’Inter.

Il Milan però aveva già mostrato anche durante la gestione di Paulo Fonseca la propria propensione a performare nelle gare più importanti. Se dunque l’ex allenatore del Porto vorrà dimostrare di aver apportato dei cambiamenti alla squadra avrà bisogno di dare continuità ai risultati ottenuti nella trasferta di Riyadh.

Come successe anche subito dopo l’impresa di Madrid sarà ancora il Cagliari ad affrontare il Milan. Nella gara di andata la squadra di Nicola bloccò i rossoneri in un pareggio che affossò rapidamente l’entusiasmo della squadra di Fonseca figlio dell’inaspettata vittoria in Champions League.

Stavolta però l’impresa sembra più ardua per Piccoli e compagni. I rossoblù hanno vinto a San Siro col Milan soltanto 3 volte nella loro storia, di cui l’ultima nel 1997, e nelle ultime 6 gare hanno ottenuto 1 sola vittoria trovando il gol soltanto 3 volte. Inoltre Conceição sembra anche aver recuperato quella parte dello spogliatoio con cui Fonseca non era riuscito a legare. In attesa di scoprire l’esito di questo match ascoltiamo le parole dell’allenatore del Milan nella conferenza stampa pre-partita.

Milan, le parole di Conceição

Conceição ha iniziato dicendo: “Non può lavorare al Milan chi pensa di fermarsi dopo una Supercoppa, siamo a 17 punti dalla testa della classifica, non si può avere la pancia piena. Dobbiamo vincere e convincere domani. Non ci sono emozioni, c’è la normale adrenalina della partita, ho troppe cose in testa per pensare alle emozioni, troppi dettagli. Sicuramente sentirò qualcosa prima del fischio d’inizio, non sono una pietra, ma il mio pensiero principale è aiutare la squadra a vincere”.

Ha poi continuato: “Tutti i calciatori devono prendersi le loro responsabilità, la fascia da capitano è importante ma per me non conta tanto. Secondo me trovare questa accettazione all’interno dello spogliatoio è una bella cosa, ho trovato un gruppo molto positivo. La dirigenza ha provato a parlare con me del mercato, ora per me non è la cosa più importante, per me la cosa più importante ora è la partita con il Cagliari”.

Conceição pre partita Milan Cagliari
Sergio Conceição, allenatore Milan (imago)

Milan, le dichiarazioni di Conceição in conferenza stampa

L’allenatore del Milan ha poi detto: “Loftus-Cheek non è al top fisicamente, probabilmente domani non ci sarà. Per me partono tutti sullo stesso livello, poi in base alla partita sceglierò, nessuno è escluso e nessuno è un titolare assoluto. Per me i moduli contano fino a un certo punto, è più importante l’equilibrio. Con un centrocampo a 3 credo che la squadra sia più protetta, almeno per ora, ma si può variare anche durante la partita. Rafa deve correre, esterno o davanti, ha grande qualità e deve mettersi al servizio della squadra, sia con la palla che senza palla”.

Conceição ha poi concluso dicendo: “Ogni allenatore ha i suoi metodi di lavoro, i risultati poi dicono chi ha ragione e chi ha torto. Ad oggi nel calcio tutti siamo troppo coccolati, prima era diverso, ora è tutto cambiato. I giocatori devono concentrarsi sul campo, questo è un lavoro, non è un hobby. In Supercoppa ha contato molto l’orgoglio dei giocatori, ci sono molte cose che non vanno, dobbiamo migliorare tanto. L’obbiettivo è sicuramente arrivare nelle prime quattro. Rashford è un bel giocatore come molti altri, vedremo quello che succede. In molte cose il Milan somiglia al Porto, per il calore dei tifosi e l’importanza dei club. Senza dubbio dobbiamo evitare gli errori, dobbiamo migliorare, ma vivere un successo per me significa puntare subito a quello successivo”.