Cagliari, Prati: “Dybala mi fece l’occhiolino quando ero raccattapalle”
Matteo Prati, convocato dalla Nazionale U21 per le gare di qualificazione all’Europeo contro Lettonia e Turchia, sta trovando parecchio protagonismo con il Cagliari. Il classe 2003 è arrivato a fine agosto dalla SPAL, club con cui ha trascorso la stagione 22/23 in Serie B. Nella giornata di venerdì 22 marzo, Prati parteciperà alla gara contro la Lettonia, che avrà luogo allo Stadio Dino Manuzzi di Cesena. Proprio in quello stadio il calciatore azzurro faceva il raccattapalle da piccolino. Il centrocampista del Cagliari, Matteo Prati, ha raccontato tutto questo in un’intervista rilasciata dal ritiro di Cesenatico.
Tra il Cagliari e la Nazionale U21: l’intervista di Prati
Il calciatore della Nazionale di Nunziata ha subito raccontato alcune emozioni vissute: “Tornare qui mi fa sentire l’aria di casa mia. Non vedo l’ora che sia venerdì per giocare una partita in uno stadio (il Manuzzi di Cesena, ndr) che mi evoca ricordi bellissimi. Penso che verranno a vedermi almeno 15 persone, contando sia gli amici che i parenti“. Poi ha proseguito raccontando un aneddoto: “Mi ricordo di una partita contro il Palermo. Mi trovavo sotto la Curva Mare, Dybala venne a calciare un angolo, io gli diedi la palla e lui mi fece l’occhiolino. Quest’anno l’ho incontrato da avversario, ma il ricordo me lo sono tenuto per me“.
Prati ha poi ricordato gli anni a Ravenna: “L’anno di Serie D a Ravenna mi è servito molto per diventare la persona che sono ora: se avessi un’altra vita, rifarei la stessa identica scelta. Nello spogliatoio si parlavano di famiglia, di cose da “grandi”. Io in quegli anni ero ancora un ragazzino, ma tutto quello mi ha aiutato a maturare“.
A seguire un rapido accenno alla stagione attuale con il Cagliari di Ranieri: “Dopo la partita contro la Lazio ci siamo guardati e parlati nello spogliatoio, e da lì abbiamo dato una sterzata. Siamo un gruppo unito, che si vuole salvare: lo dobbiamo ai tifosi, alla gente della Sardegna“.
In chiusura, un commento sul suo idolo e su ciò che gli piace fare in campo: “Busquets è il migliore in quel ruolo. A me piace giocare con la palla tra i piedi, ma cerco di mettermi sempre al servizio della squadra”.