Marchisio: “Barella ha le giocate del campione! Su Locatelli…”
Durante la sosta per le Nazionali, Claudio Marchisio ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Serie A parlando in particolare della situazione che riguarda Locatelli. L’ex centrocampista della Juventus e della Nazionale Italiana, con cui ha vinto sette campionati consecutivi di Serie A, dal 2012 al 2018, uno di Serie B nel 2007, tre Supercoppe italiane, rispettivamente nel 2012, 2013 e 2015 e quattro Coppe Italia consecutive, dal 2015 al 2018, ha parlato a lungo del suo futuro e del momento di alcuni giocatori della Nazionale e della Juventus.
L’intervista di Marchisio: le sue parole su Locatelli e Barella
Claudio Marchisio ha iniziato la sua intervista al canale Radio della Serie A parlando delle scelte prese alla fine della sua carriera: “Non volevo fare l’allenatore perché non volevo invecchiare così presto; credo che ogni calciatore abbia, a fine carriera, la propria strada da seguire e non per forza nel mondo del calcio. Parlando della “produzione di talenti”, io non li produco, voglio solo proteggerli. Il talento cresce in base alle proprie forze, ai sacrifici e al lavoro che viene fatto. Quando sono andato a vedere alcune partite, ho capito che mi concentravo sul singolo, sul movimento e sulla lettura e da lì è partito tutto. Volermi concentrare sul singolo, vedere le qualità e volerle far spiccare. L’allenatore non lo farò; questa decisione l’ho presa e sono sicuro della mia scelta.”
Il centrocampista ex Juventus e Zenit ha poi continuato analizzando il momento di qualche centrocampista della Nazionale allenata da Luciano Spalletti: “Locatelli per me è un giocatore che è stato messo davanti alla difesa per fare il play, anche se era stato preso per ricoprire il ruolo di centrocampista centrale. Me lo ricordo al Sassuolo con De Zerbi e all’Europeo: era un ragazzo con gambe e con inserimento per andare verso la porta. È chiaro che se passi 70′ minuti a coprire il pallone, quando ce l’hai tra i piedi per giocarlo, sei meno lucido. Per quanto riguarda Barella invece, secondo me sta crescendo ancora nonostante sia già ad altissimi livelli; continua a riconfermarsi come uno dei migliori centrocampisti al mondo. Il gol dell’altro giorno contro l’Ecuador è la dimostrazione della freddezza che contraddistingue i campioni”.
L’ex numero otto bianconero ha poi concluso spendendo qualche parola su i giovani talenti di proprietà della Juventus: “La Juventus ha rischiato in questi anni, anche a causa delle difficoltà extra campo. Il progetto dell’U23 sta dando i suoi frutti e si riescono a scovare talenti. Mi auguro che Soulé e Huijsen possano avere una vera possibilità alla Juventus. Il prossimo anno se si dovesse tornare a giocare la Champions League, come sembrerebbe, servono giocatori di grande talento e giovani, futuri campioni, come loro. Serve strutturarsi per presentarsi nel migliore dei modi per il campionato e per l’Europa”.