Il CT dell’Italia Roberto Mancini ha parlato in conferenza stampa in vista della partita contro l’Ungheria. Gli azzurri vengono dalla vittoria per 1-0 contro l’Inghilterra a San Siro. Nel match vinto si sono già intraviste delle novità per il nuovo ciclo. Il gol vittoria, infatti, lo ha segnato Raspadori. Il giocatore del Napoli, in realtà, era già presente nella lista della rosa che ha vinto l’europeo, ma da questo momento potrebbe essere molto più centrale nel progetto. Altra novità è stato il passaggio dal 4-3-3 al 3-5-2 fatto dal tecnico. In questo momento nel girone di Nations League gli azzurri sono secondi a 8 punti proprio dietro all’Ungheria a 10.
La nazionale di Marco Rossi ha battuto nell’ultima partita la Germania per 1-0 con uno splendido gol di Szalai, difensore centrale. La partita di lunedì so prospetta molto difficile per gli azzurri che, però, all’andata si erano imposti per 2-1. Mancini ha ribadito dell’importanza di questa partita per l’Italia.
Sulle condizioni di Ciro Immobile, Mancini si è espresso così: “È stato bravissimo a rimanere con noi. Questa mattina però, abbiamo deciso di lasciarlo a casa perché non valeva la pena correre il rischio. È dispiaciuto sia a lui che a noi, ma era troppo rischioso. Ciro sarebbe rimasto volentieri, ha voluto provarci, ma non poteva rischiare. Non stava malissimo, lui voleva recuperare per l’Ungheria ma si è allenato pochissimo. Stamattina si è sottoposto ai controlli e abbiamo deciso così. Non si allenava da tre giorni. Per il resto, sono tutti a disposizione”.
Sulle recenti prestazioni di Giacomo Raspadori e sul futuro in Nazionale: “È venuto con noi agli Europei nonostante avesse giocato pochissime partite. Può diventare un giocatore importante però deve crescere. Ha ancora poca esperienza a livello internazionale. Ha qualità tecniche importanti, sicuramente lavorerà per migliorarsi e potrà diventare un giocatore importante per la Nazionale“.
Sull’Ungheria, avversario decisivo per il passaggio alla fase finale di Nations League: “Abbiamo grande rispetto dell’Ungheria che negli ultimi anni è cresciuta tantissimo. Attacca e si difende bene. Loro possono contare anche sul pareggio, ma proveremo a passare il turno. Ci vorrà tranquillità e tecnica, senza farsi prendere dall’ansia di dover fare gol”.