Roy Keane per molti anni è stato capitano del Manchester United. Conosciuto per il suo carattere di ferro e l’indole irascibile, che gli hanno causato diverse espulsioni in carriera, difficile anche da gestire dai suoi allenatori fuori dal campo. A testimonianza di questo, lo stesso Roy Keane ha rivelato un aneddoto a distanza di tanti anni durante un’intervista al programma televisivo The Overlap on Tour. “Fu una notte assurda in uno strip club, eravamo nella pre season a Chicago, da quello che mi ricordo“.
Il racconto di Roy Keane, rivolto agli spettatori e agli ex calciatori Gary Neville e Jamie Carragher, assume i contorni di una bravata molto simile al noto film Una Notte da leoni: “Portammo con noi un paio di ragazzi giovani che erano in prima squadra. Quella serata fu veramente assurda. La mattina dopo mi sveglio, mi guardo allo specchio e ho la faccia nera. Il problema è che non ricordavo cosa fosse successo”.
“Raggiungo gli altri e prendiamo il bus per l’aeroporto. Mi siedo in fondo. Poi l’ufficio stampa mi avvisa che c’era una storia su alcuni giocatori del Manchester United in uno strip club di Chicago. Guardo il ragazzo dell’ufficio stampa e gli dico, tranquillo, non hanno prove. Sono il capitano, ho tutto sotto controllo. Dopo 5 minuti, il ragazzo torna e mi dice: ‘Hanno le prove’“.
Roy Keane, irlandese di nascita, è stato uno dei simboli del Manchester United per aver incarnato negli anni’90 e nei primi anni 2000 lo spirito anglosassone nel calcio, specialmente in una Premier League lontana dai fasti attuali e dal mercato milionario degli imprenditori sauditi. Roy Keane ha concluso il racconto rivelando altri dettagli: “Il ragazzo dell’ufficio stampa mi disse che avevano la mia impronta digitale, i dettagli del passaporto e della carta di credito. Io risposi: ‘Hanno solo questo?’ E tutto l’autobus scoppiò a ridere“.
“Entrando nello strip club a Chicago avevo lasciato la mia impronta digitale e mi ero sporcato il dito di nero. Passai tutta la serata a sfregarmi il viso ed è per questo che la mattina ero nero in faccia. Ovviamente la la storia uscì sui giornali. In Irlanda i quotidiani titolarono The Horny Devils, o qualcosa del genere”.