Zaniolo, parla la mamma: “Quando Nicolò è partito solo tre compagni si sono fatti sentire”
Continua a far parlare il trasferimento di Nicolò Zaniolo al Galatasaray. In molti evidenziano i rimorsi per quella che sarebbe potuta essere una gloriosa carriera per il centrocampista 23enne, altri criticano il suo atteggiamento nei confronti della Roma. Se ne sono dette di ogni, con il calciatore che non ha però mai espresso pubblicamente il suo pensiero, neppure dopo l’addio ai giallorossi. A parlare, invece, è stata Francesca Costa, mamma di Zaniolo, la quale ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. La donna ha parlato del passaggio al Galatasaray, degli ultimi mesi a Roma e non solo, con tono piuttosto aspro.
L’intervista della mamma di Zaniolo
Dopo aver parlato del primo impatto con la città di Istanbul e l’imminente trasloco, la donna si è concentrata a ricordare in primis l’esperienza di Tirana, dove un gol di Nicolò regalò la Conference League alla Roma: “È stata una gioia infinita, mi vengono le lacrime solo a parlarne. Con quel gol venivano ripagate amarezze e delusioni”, ha affermato con emozione.
Dopodiché, però, è cambiato tutto: “C’è stata la possibilità di cambiare aria ma la società voleva almeno 50 milioni e non ci sono stati acquirenti. Nicolò, quindi, è rimasto a Roma contento, ma si aspettava almeno un nuovo contratto. Il contratto, però, non è arrivato e, anzi, hanno comunicato che a giugno volevano venderlo portando i tifosi a considerarlo un traditore”, ha detto.
La 45enne, poi, si è soffermata sul momento in cui Zaniolo ha smesso di giocare: “È stata una decisione presa con Mourinho, che non lo vedeva a posto. Questo era vero, perché a lui si era spenta la luce. I tifosi non lo capivano però, e hanno mandato insulti per diversi giorni fino a quando non si sono presentati sotto casa”.
Alla domanda riguardante il rifiuto al Bournemouth, ha risposto: “Nicolò si sarebbe ridotto l’ingaggio solamente per Milan o Tottenham, ma loro non hanno trovato accordi con la Roma. Il Bournemouth non gli ha mai offerto 5 milioni, e lui non si è rifiutato di incontrarli”.
Infine, sulla scelta del Galatasaray: “È stata quasi immediata perché ci hanno mostrato fiducia e volevano chiudere a tutti i costi. Una cosa che mi dispiace è che solo tre compagni si siano fatti sentire quando si è trasferito. E pensare che aveva un bel rapporto con tutti”, ha concluso.