Dopo le parole del ct Roberto Martinez degli scorsi giorni, è arrivata la decisione del Belgio in merito al rientro di Romelu Lukaku in campo per l’inizio del Mondiale di Qatar 2022.
L’allenatore dei Diavoli Rossi ha chiarito la situazione dell’attaccante dell’Inter nella conferenza stampa della vigilia dell’esordio Mondiale: “Dal punto di vista medico, 25 giocatori sono perfettamente in forma. Solo Lukaku non lo è. Siamo contenti dei progressi che sta facendo, ma non sappiamo ancora se sarà completamente in forma per la seconda o la terza partita“, le sue parole. Il CT ha poi aggiunto: “Siamo molto contenti di come sta procedendo. Ha avuto una sessione molto buona ieri, non in gruppo, ma sta progredendo in maniera costante. Se seguo il consiglio dei medici, lo avremmo per la terza partita. Se seguo come si sente il giocatore, probabilmente abbiamo una possibilità per la seconda partita.“
Dopo aver svolto le ultime sessioni di allenamento lavorando a parte, lo staff medico del Belgio assieme al ct Roberto Martinez ha deciso che Romelu Lukaku salterà di sicuro la prima partita del Mondiale contro il Canada (23 novembre), e rimarrà fino all’ultimo in dubbio per la sfida contro il Marocco (27 novembre).
L’obiettivo, quindi, è averlo poi sicuramente a disposizione per la partita contro la Croazia, in programma giovedì 1 dicembre alle ore 18:00.
Il ct Roberto Martinez deve ora trovare un sostituto di Romelu Lukaku per la prima partita del Mondiale. Nell’amichevole persa contro l’Egitto, è stato Michy Batshuayi a giocare come prima punta nell’11 dei Diavoli Rossi. Al momento, sembra l’attaccante del Fenerbahce il candidato numero uno a sostituire l’attaccante dell’Inter. Da non escludere l’opzione Charles De Ketelaere, già più volte provato da Stefano Pioli nel Milan come falso nove.
Il giocatore come tutti sappiamo questa stagione ancora non si è riuscito a esprimere al meglio, a causa proprio degli infortuni. Romelu Lukaku infatti si era fatto male verso fine agosto, rimediando un infortunio alla coscia sinistra che l’avrebbe tenuto lontano dai campi per circa un mese. Poi la ricaduta a fine ottobre, proprio per un risentimento del bicipite femorale sinistro. Il giocatore era anche tornato a giocare due partite, da subentrato. Ma niente da fare, l’infortunio di agosto si è fatto ancora sentire e il giocatore ha poi rallentato per poter poi raggiungere i propri compagni di nazionale in Qatar.