Lazio, Luis Alberto: “Immobile tornerà a segnare e tutti staranno zitti”
La Lazio debutterà in Champions League il 19 settembre 2023 alle ore 21.00, sfidando l’Atletico Madrid di Simeone. Fino ad ora i biancocelesti non hanno avuto un grande inizio di stagione. Infatti, arrivano alla fine della quarta giornata di campionato con solamente 3 punti e 3 sconfitte rimediate. Alla luce di ciò, sicuramente la Lazio vorrà rifarsi e mostrare le sue qualità anche in Europa. Dunque, in occasione di Lazio-Atletico Madrid, Luis Alberto ha parlato in conferenza stampa.
Lazio-Atletico Madrid, le parole di Luis Alberto in conferenza
Il fantasista biancoceleste ha esordito in conferenza parlando della sua ultima partita contro l’Atletico nel 2016: “Quella partita l’abbiamo persa per 3-1. Sfidare Simeone è sempre complicato, è una leggenda del club. Domani verrà qui e sarà dura, servirà cattiveria e personalità. Io sono molto motivato“.
Il numero 10 ha poi continuato parlando del gioco dei Colchoneros e del suo desiderio di finire la carriera in Spagna: “Da gennaio dell’anno scorso giocano in maniera più offensiva e con più possesso. Ha tanti giocatori di qualità come Griezmann e Morata che ti possono cambiare la partita in qualsiasi momento. Io ho sempre detto di voler chiudere la mia carriera al Cadice“.
Successivamente si è soffermato sulla partita con la Juve e sull’emozione di giocare in Champions con i tifosi a differenza dell’ultima volta, capitata in pieno periodo Covid: “Giocare In Champions con i nostri tifosi sarà ancora più bello. Quell’anno, giocato con Inzaghi, è stato strano senza tifosi perché il calcio appartiene a loro. In campionato sta mancando la cattiveria in area avversaria. Con la Juve abbiamo preso due gol che non si possono prendere neanche in quinta categoria. Dobbiamo avere più personalità ma stiamo giocando bene“.
Ha poi parlato degli altri centrocampisti e di Immobile: “Sono grandiosi. La carriera di Guendouzi dice già tutto, è un bravo ragazzo. Kamada mi piace ed è intelligente.Troveranno tutti spazio. Per me è indifferente chi mi gioca accanto. Di Immobile dicono che quando segna è un fenomeno, quando non lo fa è scarso. Non saprei come aiutarlo, io provo a fargli l’assist giusto. Io lo vedo bene è tranquillo. Tutti si zittiranno quando tornerà a segnare“.
Ha poi parlato della Nazionale e della Lazio, parlando della forza della squadra e della sua qualità da leader senza Milinkovic: “Io sono a disposizione del ct. Ci sono però tanti giocatori forti nel mio ruolo, te ne posso dire anche 10-12. Sono tranquillo e penso a lavorare bene col club. Con la Lazio non abbiamo mai avuto una rosa così completa, ci mancava sempre qualcosa. Dobbiamo stare tranquilli perché appena vinceremo una o due partite, torneremo ad avere fiducia. Io non mi sento leader, lo è Ciro il capitano. Magari io parlo di più perché interpreto così il gioco“.
Infine, ha concluso parlando del contratto e di Felipe Anderson e Immobile: “A dicembre vado via (ride). Felipe a Napoli ha fatto bene mentre l’altro giorno è un po’ mancato. Contro la Juventus è dura giocare perché ti raddoppiano sempre. Spero che loro due segnino così aumentano la fiducia. Abbiamo bisogno di loro e anche di Pedro e Isaksen“.