Il Lecce sta vivendo un momento di stagione delicato. La vittoria manca dal 2 febbraio (3-2 contro la Fiorentina) e la 16ª posizione in classifica, con un solo punto di vantaggio sulla zona retrocessione, non dà troppa sicurezza ai salentini – per usare un eufemismo. Nella scorsa partita i giallorossi hanno nuovamente perso nel match chiave contro il Verona, con il risultato di 0-1. La partita è stata molto nervosa al triplice fischio, dove la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la testata di D’Aversa nei confronti dell’attaccante gialloblù Henry. La dirigenza ha condannato questo gesto e di conseguenza esonerato l’allenatore. Al suo posto è stato scelto Luca Gotti, che avrà l’obiettivo di guidare il Lecce verso la salvezza.
Più nel dettaglio, Gotti ha firmato un contratto fino a giugno 2024 con opzione per un altro anno in caso di salvezza. Il comunicato del club pugliese: “L’U.S. Lecce comunica che la conduzione tecnica della 1ª squadra è stata affidata a mister Luca Gotti. Il tecnico ha sottoscritto un accordo fino al 30 giugno 2024, con rinnovo in caso di raggiungimento della salvezza. Formeranno lo staff tecnico a disposizione di mister Gotti l’allenatore in seconda Dan Vesterby Thomassen il collaboratore tecnico Stefano Daniel, il preparatore atletico Salvatore Sciuto, il match analyst Simone Greco, il preparatore atletico e recupero infortunati Giovanni De Luca ed il preparatore dei portieri Luigi Sassanelli“.
Nelle sue precedenti esperienze, Luca Gotti si è quasi sempre affidato al 3-5-2, tuttavia nelle ultime stagioni il Lecce ha sempre adottato di base il 4-3-3, al massimo trasformato in 4-2-3-1 o simili. Come ha detto Gotti stesso nella sua conferenza di presentazione da nuovo allenatore del Lecce, il passaggio alla difesa a 3 corrisponderebbe a uno stravolgimento troppo invadente per il quale, a 10 partite dalla fine del campionato, non c’è tempo.
Analizziamo dunque le possibili opzioni di giocatori nel caso in cui, come sembra, scelga di continuare con la difesa a 4 di D’Aversa e dunque con un 4-3-3. Tra i pali ovviamente Falcone resta inamovibile. I due difensori centrali potrebbero restare Baschirotto e Pongracic con Gendrey e Gallo ad agire da terzini ai loro lati, mentre Dorgu rimane pronto a mettersi in mostra in qualsiasi evenienza. In mezzo al campo difficilmente si farà a meno di Ramadani, vero e proprio equilibratore dei salentini. Sarà affiancato da due giocatori dalle diverse caratteristiche tra Rafia, Gonzalez, Blin e Oudin, l’ultimo dei quali potrà essere impiegato anche da ala. In avanti, nel tridente, resterebbe vivo il ballotaggio tra Krstovic e Piccoli, con Almqvist e Banda pronti a sgasare sulle corsie laterali.
Come detto in precedenza, giocatori come Dorgu, Piccoli ma anche Sansone, che Gotti ha affermato di conoscere da tempo, potrebbero partire dalla panchina per poi risultare decisivi come soluzioni nel corso della gara. Ci sono tante possibilità, ma l’unica che resta oggettiva è l’assoluta voglia di invertire la rotta per allontanarsi dalla zona retrocessione e restare in Serie A.
LECCE (4-3-3): Falcone; Gendrey, Pongracic, Baschirotto, Gallo; Blin/Rafia, Ramadani, Gonzalez/Oudin; Almqvist/Oudin, Krstovic/Piccoli, Banda/Sansone. Allenatore: Luca Gotti