La stagione da matricola del Lecce in Serie A è stata caratterizzata finora da alti e bassi. La squadra di Baroni galleggia nei bassifondi della classifica a 8 punti, trovandosi a sole due lunghezze di distanza dalla zona rossa, ma ha dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque, come dimostrano i pareggi con Napoli e Fiorentina. Nonostante i pochi gol segnati, i salentini hanno però mostrato una buona solidità difensiva, come dimostrano le 14 reti subite in 11 partite. Gran parte del merito è da attribuire sicuramente a Wladimiro Falcone, estremo difensore dei pugliesi. Il portiere romano ha infatti una percentuale di parate del 73%, e basta questo per capire quanto sia stato decisivo per i suoi. Falcone si è raccontato in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport alla vigilia di Lecce-Juventus, parlando della sua nuova esperienza ma non solo. Di seguito un estratto delle sue parole.
Il portiere giallorosso ha iniziato parlando del momento della Sampdoria, da cui è in prestito e alla quale è rimasto molto legato: “Mi dispiace molto per quello che sta accadendo al club e mi dispiace che sia andato via Giampaolo; a lui devo tantissimo perché mi ha lanciato in A. Sono andato lì da ragazzino, non nego che mi sento un po’ blucerchiato“, ha espresso.
In seguito si è passati a una domanda sui colleghi di reparto preferiti, con il portiere che ha risposto: “Courtois resta l’idolo. In Italia Vicario credo stia facendo meglio di tutti, poi ci sono anche Caprile e Carnesecchi. Il migliore in Serie A, però, è Maignan.“
Parlando di Lecce, poi, non sono mancati gli elogi per l’allenatore e i compagni: “Baroni ci sta aiutando tanto, parla molto con noi. La difesa è fantastica, hanno qualità. Umtiti è forte, credetemi, mentre Baschirotto è un esempio per come lavora. Siamo una famiglia, i tifosi sono fantastici“, ha affermato il numero 30.
Si è concluso infine con una previsione sulla gara contro la Juve, con l’estremo difensore che ha dichiarato con sicurezza: “Partiamo sfavoriti e si sa bene. Ma siamo in casa nostra, nulla è impossibile“.