Lazio, Vecino: “Sarri voleva che restassi. A Roma sto bene, ho un contratto fino al 2025”
Matias Vecino, jolly di centrocampo della Lazio, si è raccontato e ha parlato del suo rapporto con Sarri in un’intervista a 100% Deporte. In estate il centrocampista uruguaiano è rimasto alla corte di Sarri e si sta ritagliando buono spazio grazie alla sua duttilità. Due gol nelle ultime tre partite e una spiccata capacità di trovarsi al posto giusto al momento giusto lo rendono un elemento importante per l’allenatore toscano sia in cabina di regia che come mezzala.
L’intervista di Vecino della Lazio
Il centrocampista uruguaiano inizia la sua intervista parlando del suo ruolo alla Lazio: “Nella Lazio a volte gioco da 8, a volte da centrocampista centrale. Giocando come centrocampista centrale hai molte situazioni simili al difensore. Sarri è uno studio di calcio e palla ferma”.
Vecino si è poi soffermato sull’intensità dei top 5 campionati europei: “La Premier oggi è al di sopra di ogni altro campionato ma la Serie A è molto competitiva“.
Il 32enne continua l’intervista commentando gli impegni ravvicinati e il suo ruolo in nazionale con Marcelo Bielsa: “Giocando ogni tre giorni, il recupero è fondamentale, per evitare infortuni. Bielsa ha molta lucidità, io mi sento un centrocampista ma sono sempre aperto ad altre possibilità“.
Sul promettentissimo Manuel Ugarte dice: “Vedo molto bene Ugarte. Lo sta dimostrando al PSG, è un bravissimo ragazzo e questo mi rende molto felice”.
Vecino poi chiude l’intervista con un commento sull’infinito capitano Diego Godin e sul suo compagno di nazionale Federico Valverde: “Ho avuto la fortuna di condividere lo spogliatoio all’Inter con Godin, per noi è stato un grande capitano e ha lasciato un segno importante. Ci sono capitani che nascono e ce ne sono altri che si formano. Federico Valverde è il miglior giocatore uruguaiano nel mondo e ha ancora tanti anni davanti a sé”.