Lazio, la mano di Tudor: la Champions non è più utopia
Con l’arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Lazio, i biancocelesti sono nettamente in crescita in campionato grazie a singoli ritrovati e a un nuovo modulo. L’impatto dell’allenatore è stato finora molto positivo e l’ambiente, dopo l’elimazione in Coppa Italia, può ora continuare a credere alla qualificazione alla prossima Champions League grazie ai risultati utili ottenuti recentemente in Serie A.
Lazio, l’impatto di Tudor: 5 vittorie in 7 partite
L’addio di Maurizio Sarri è stato improvviso, ma la Lazio non si è fatta trovare impreparata. Dopo il breve interregno di Martusciello, Claudio Lotito ha affidato la squadra a Tudor e l’impatto è stato considerevole. Subito vittoria contro la Juventus, anche se sono seguite due sconfitte ancora con i bianconeri in Coppa Italia e nel derby contro la Roma. Poi però i biancocelesti hanno reagito e sono arrivati altri quattro successi nelle quattro partite seguenti. Una nella semifinale di ritorno di Coppa Italia, che è valsa comunque l’eliminazione contro la Juventus e tre in campionato, che hanno permesso alla squadra di risalire al sesto posto a soli 3 punti dal quinto valido per l’accesso alla Champions League.
100 punti tondi tondi per Tudor da allenatore in Serie A alla 64esima panchina fra Udinese, Verona e Lazio: 28 vittorie, 16 pareggi e 20 sconfitte. In più, il croato ha trovato tre vittorie nelle prime tre partite giocate all’Olimpico dal suo arrivo. Solo Delio Rossi nel 2005 ci era riuscito dalla stagione 57-58. E oltre al rendimento personale, a beneficiare del lavoro di Tudor ci sono anche i calciatori.
Luis Alberto, Kamada e Zaccagni su tutti
Contro il Verona Mattia Zaccagni ha potuto festeggiare il rinnovo fino al 2029 con il gol che ha deciso il match. Dopo 4 gare out per infortunio, l’esterno è subentrato nella ripresa e nel giro di 13 minuti ha messo la sua firma con il gol vittoria.
L’assist lo ha realizzato Luis Alberto, che dopo la rete contro il Genoa è ancora un trascinatore. Lui, che dopo la Salernitana ha annunciato di voler lasciare la squadra in estate.
E poi c’è quello che finora è la vera intuizione di Tudor, ossia Daichi Kamada. Oggetto misterioso con Sarri, il giapponese è stato rivitalizzato dal croato e ora è imprescindibile da mediano al fianco di Guendouzi. Ancora 4 partite da giocare e un ritardo dai cugini della Roma di soli 3 punti, in attesa del match dei giallorossi contro il Napoli: il sogno Champions è tutt’altro che svanito.