Come cambierebbe la Lazio con Tudor: formazione e interpreti
In casa Lazio è iniziato un nuovo capitolo: Tudor è il nuovo allenatore dei biancocelesti dopo le dimissioni di Maurizio Sarri. Alla luce di ciò, cerchiamo di capire come potrebbe cambiare lo schieramento in campo di Immobile e compagni con la nuova guida tecnica.
Lo stesso Tudor si è dimostrato carico durante la conferenza di presentazione: “La Lazio è un club prestigioso, in molti avrebbero accettato. Allenare una squadra di questo calibro è stimolante. I giocatori sono forti e hanno grandi qualità. Qui c’è una tifoseria speciale, anche per questo motivo non potevo di certo rifiutare.”
Tudor: “Voglio attaccare con tanti uomini
Durante la conferenza di presentazione non si è parlato solo del comprensibile entusiasmo per l’inizio di una nuova avventura, ma anche di campo: “Nel mio ideale di Lazio vorrei attaccare con tanti, prediligo il possesso palla e il movimento da parte di tutti. Non sarà un gioco noioso, vogliamo divertire ma allo stesso tempo rendere fieri i nostri tifosi.” Da queste parole si può evincere come i biancocelesti tenteranno di sviluppare un gioco molto propositivo: buone notizie per tutti i fantallenatori.
Lazio, cosa cambierebbe con Tudor: formazione e interpreti
Con l’arrivo del croato sicuramente cambieranno delle cose e potrebbero sconvolgersi le gerarchie. Tudor in carriera ha utilizzato diversi moduli. Il 3-4-2-1 è quello che ha scelto in due avventure fondamentali nel suo percorso (Verona e Marsiglia). A tal proposito, l’allenatore ritroverà una vecchia conoscenza: Matteo Guendouzi. Il francese risulta tra i migliori di questa stagione per temperamento e prestazioni. Tra i due si erano creati diversi attriti nell’esperienza all’Olympique Marsiglia, ma ora sembra tutto rientrato. Tantoché Tudor avrebbe chiesto delle rassicurazioni sul futuro del calciatore, che ormai sembra inamovibile.
In alternativa al 3-4-2-1, il neo allenatore della Lazio potrebbe optare per il 4-2-3-1, altro modulo da lui spesso utilizzato. In realtà, considerando l’organico attuale sembra più realizzabile la seconda opzione. L’unico ostacolo alla prima alternativa risulterebbe la difesa a 3. Nella rosa biancoceleste infatti ci sono solamente 4 difensori centrali (Patric, Romagnoli, Gila e Casale) e ci sarebbe solo un cambio a disposizione. In porta, in entrambi, il titolare confermato sarà sicuramente Provedel, ma per il momento giocherà Mandas.
Nella difesa a tre i titolari probabilmente sarebbero Casale, Romagnoli e Gila, con Patric come alternativa e anche Hysaj che potrebbe dare il suo contributo. Davanti alla linea difensiva potrebbero trovare spazio Lazzari, Guendouzi, Luis Alberto e Marusic. Dietro all’unica punta Immobile, agiranno Felipe Anderson e Zaccagni.
LAZIO (3-4-2-1): Provedel; Casale, Romagnoli, Gila; Lazzari, Guendouzi, Luis Alberto, Marusic; Felipe Anderson, Zaccagni; Immobile.
Nella presunta difesa a quattro, invece, i centrali preferiti dovrebbero essere Romagnoli e Gila. Ai lati, invece, dovrebbero agire Lazzari e Marusic, con Pellegrini e Hysaj pronti a subentrare. Come anticipato, a centrocampo ci sarà Guendouzi, affiancato da Cataldi e in alternativa Vecino. Quando il problema di pubalgia sarà rientrato per questo ruolo si giocherà un posto anche Rovella. Dietro Ciro Immobile, spazio per Felipe Anderson, Luis Alberto e Zaccagni. Un giocatore che troverà sicuramente più spazio con questo schieramento sarà Kamada, che tornerà a ricoprire il suo ruolo naturale di trequartista. Isaksen, invece, potrebbe giocare di meno.
LAZIO (4-2-3-1): Provedel; Lazzari, Gila, Romagnoli, Marusic; Guendouzi, Cataldi; Felipe Anderson, Luis Alberto, Zaccagni; Immobile.