L’allenatore della Lazio Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa prima della partita contro l’Atletico Madrid, valida per il Girone E della Champions League, che si giocherà allo Stadio Olimpico martedì 19 settembre alle ore 21:00. L’esordio in questa stagione per i biancocelesti nella Coppa dalle grandi orecchie arriva dopo la sconfitta subita a Torino per mano della Juventus e dopo solo 3 punti conquistati in questo campionato di Serie A alla quarta giornata.
Maurizio Sarri ha iniziato la conferenza stampa parlando di che cosa si aspetta dai suoi contro l’Atletico Madrid: “Io mi aspetto che la squadra prosegua con i miglioramenti togliendo i difetti che ci hanno caratterizzato in questa prima parte di stagione che non ci hanno fatto fare i risultati. I difetti sono l’approccio e i momenti decisivi della partita. Siamo troppo assenti in attacco e molli in difesa“.
L’allenatore biancoceleste ha parlato di Simeone:”Io in una conferenza stampa a Napoli dissi che avevo una grandissima stima per Simeone, nonostante giochiamo in modo diverso“.
Sarri ha parlato, poi, del difficile cammino della Lazio fin qui in campionato: “Io penso che bisogna pensare partita dopo partita. Il calendario ci propone questo. Abbiamo dei problemi da risolvere, nonostante abbiamo fatto qualche passo in avanti in questi match. Contro le squadre forte sono opportunità e rischi“.
L’allenatore della Lazio Sarri ha spiegato in conferenza stampa come prosegue sulle difficoltà dell’inizio del campionato: “La nostra squadra era corta anche nelle ultime partita. Abbiamo avuto un approccio sbagliato e quindi siamo stati portati ad avere il baricentro basso. Quello che mi dispiace è che subiamo gol in situazioni facilmente risolvibili“.
Sarri ha chiuso la conferenza stampa parlando dei nuovi arrivi e di Immobile: “Immobile ha il destino dei grandi bomber. È un giocatore di cui non puoi fare a meno quando segna ed, invece, molto criticato quando non segna. È il destino dei grandi giocatori. La squadra lo deve aiutare di più e lui si deve aiutare di più. Non riusciamo a dargli profondità. Guendouzi e Kamada potremmo vederli insieme“.