Lazio, Cataldi: “Sarri? Nello spogliatoio si vede poco ma quello che dice non si discute”
Danilo Cataldi è stato uno dei protagonisti indiscussi della grande stagione fatta dalla Lazio lo scorso anno. Basti pensare, infatti, che ha giocato ben 29 gare sulle 38 disponibili. Anche in questa annata ha dimostrato la sua centralità nel gioco di Sarri, con 9 match giocati su 12. In un’intervista a “Radiosei“, Danilo Cataldi ha raccontato il difficile avvio di stagione della Lazio e il suo rapporto con i compagni e con l’allenatore.
Lazio, l’intervista di Cataldi
Cataldi ha cominciato l’intervista parlando del gioco di Sarri e spiegando che l’ex Juve e Napoli ha un’attenzione maniacale a tutto e non solo alla difesa: “Non penso che si possa definire il suo stile di gioco. Per lui la fase offensiva e quella difensiva devono essere sempre connesse. Vuole la pressione alta perché così, se recuperi il pallone, sei già nel campo degli avversari. Per la fase difensiva vuole che la palla venga sempre coperta e che i quattro dietro lavorino sempre insieme. Penso che sia l’unico che voglia così tanta connessione tra i quattro dietro. È complicato anche attaccare. Vuole la palla sempre con massimo due tocchi e che vada molto veloce“.
Il centrocampista della Lazio ha detto la sua anche sui nuovi arrivi: “Castellanos è davvero affamato. Mi piace e penso che possa fare bene. Ha una buona tecnica con il pallone che ci aiuta a giocare meglio. Rovella ha una testa importante. È un giovane promettente che farà strada. Guendouzi è forte ed è un giocatore importante. Nello spogliatoio porta aria positiva, è un ragazzo incredibile. È mezzo matto. Isaksen la scorsa stagione ci ha fatto male, ha grandi qualità. Ha bisogno di tempo perché deve abituarsi ad un altro mondo. Kamada capisce tutto subito, è forte ed è intelligente. A livello culturale è di un altro mondo. È quasi di ghiaccio e sembra non provi emozioni. Prima del derby aveva una calma incredibile“.
Si è soffermato anche sul suo rapporto con Ciro Immobile: “Ciro è Ciro. Non si può toccare. I numeri dicono tanto, anche se sento tante cose soggettive. Non è in discussione come capitano e quando si hanno certi numeri non lo si può discutere in nulla“.
Cataldi ha concluso l’intervista parlando di Maurizio Sarri e di come l’allenatore si rapporta allo spogliatoio: “Sarri lo vediamo poco nello spogliatoio. Lui arriva, fuma, e parla. Quello che dice non può essere discusso. È simpatico e incisivo in quello che dica, malgrado non parli molto“.