È un Napoli che, nonostante l’ultima di Serie A contro lo Spezia, pensa già al futuro, nel quale i tifosi sperano di vedere ancora Koulibaly. Il senegalese, dopo l’addio di Insigne e la non titolarità assicurata di Mertens, è il candidato numero uno a indossare la fascia di capitano e guidare la squadra. Per Spalletti Koulibaly è imprescindibile, il presidente Aurelio De Laurentiis non è sulla stessa linea d’onda. Per Adl infatti, così com’è successo per Insigne, a nessuno verrà rinnovato il contratto se non è intenzionato a restare.
Presente all’evento Race for the cure di Komen Italia, per la lotta contro i tumori al seno, De Laurentiis ha parlato della situazione contrattuale di Koulibaly: “È un simbolo del Napoli, se poi non vuole più esserlo deve deciderlo lui. Vogliamo che Kalidou resti con noi, ma non possiamo obbligarlo. Vi risulta che io possa costringere qualcuno a restare con noi? Solo con Mazzarri l’ho fatto, quando voleva andare via dopo due anni, e devo dire che poi siamo andati bene”.
La palla, dunque, passa al Koulibaly che sarà padrone del proprio destino. Stando a quanto detto dal presidente, sarà a lui decidere se continuare a Napoli diventando una bandiera o cercare un’esperienza in un top club.
Infine, il presidente del Napoli ha commentato i due anni di Osimhen in maglia azzurra. Il nigeriano per De Laurentiis, nonostante gli infortuni, è al centro del progetto: “Sarà ancora un Napoli osimheniano? Non si può giudicare Osimhen, l’abbiamo avuto a mezzo servizio per due anni. Dare un giudizio su di lui sarebbe poco opportuno”.
Con 14 gol in 26 partite, è uno dei migliori attaccanti in Serie A per rendimento. Ne è una dimostrazione la fantamedia di 8.06, inferiore solo a Immobile, Berardi, Vlahovic e Lautaro Martinez.