“Sono cresciuto in tutto e posso ancora migliorare”: Pierre Kalulu è racchiuso in questa frase. Il difensore francese ha rilasciato una lunga intervista a Rivista Undici in cui ha raccontato la sua esperienza al Milan. Dall’arrivo ad appena vent’anni, fino allo scudetto conquistato due anni dopo, passando per l’ottimo rapporto con Maldini, Kalulu è già diventato un punto fermo per i rossoneri, Il difensore, capitano della Francia Under 21 impegnata nell’Europeo di categoria appena iniziato, ha ripercorso le tappe fondamentali del suo percorso al Milan, dove è arrivato nell’estate del 2020 senza aver mai giocato tra i professionisti.
L’intervista a Kalulu inizia dal suo arrivo al Milan, nell’agosto 2020. “Quando sono arrivato al Milan non solo non avevo mai giocato come professionista, ma non giocavo a calcio da tanto tempo in assoluto, perché c’era stata la pandemia. Non scendevo in campo da marzo. Non ho pensato alla pressione o al fatto di essere stato pagato poco. Ho solo detto: finalmente posso tornare a giocare a calcio“.
Il francese ha avuto un impatto notevole grazie anche alla fiducia che Pioli gli ha garantito. 13 presenze al suo primo anno in Serie A, concluso con la qualificazione in Champions League per il Milan e una crescita repentina. Proprio sui progressi in questi anni in rossonero, Kalulu ha spiegato: “Sono cresciuto in tutto. Sono più forte, più veloce, più libero di testa, le cose mi vengono più naturali. Posso migliorare ancora in tutto! Posso essere ancora più deciso, soprattutto nei duelli aerei, e posso sempre leggere meglio le partite. Questo fa la differenza ad alto livello”.
Il momento più alto della sua esperienza al Milan non può che essere lo scudetto conquistato il 22 maggio 2022 a Reggio Emilia contro il Sassuolo: “A essere sincero non avevamo paura prima di Sassuolo-Milan. C’era un po’ quell’adrenalina di sempre, quella che hai prima di ogni partita, ma sapevamo di aver lavorato bene durante la settimana e durante tutta la stagione ed eravamo tranquilli. Non c’era più tensione del solito”.
Kalulu ha parlato anche dell’ottimo rapporto avuto con Paolo Maldini. Proprio all’ormai ex dirigente del Milan si deve l’arrivo del difensore in Italia nell’agosto 2020, oltre che dei compagni di reparto Tomori e Theo Hernandez, decisivi nello scudetto di due anni fa. Sul rapporto fra i due, il difensore dichiara: “Maldini mi ha aiutato di più a capire quanto conta il calcio in Italia. Il tifo è pazzesco, la gente ti ama davvero. Quando andavamo in trasferta lui era sempre il più acclamato, anche se ha smesso di giocare più di dieci anni fa”.