Juventus, Weah: “Allegri mi chiede di difendere, anche se ho fatto cose diverse in passato”
In un intervista rilasciata a Dazn, Timothy Weah ha raccontato l’inizio della sua avventura alla Juventus. L’esterno bianconero ha parlato anche di sensazioni riguardo la Serie A, del clima attorno alla nazionale USA e del rapporto con il padre George.
Juventus, le parole di Weah nell’intervista
Sul rapporto con McKennie e sul suo tempo libero, Weah ha raccontato: “Ho conosciuto Mckennie nel 2017, ho sempre saputo chi fosse prima ma non lo conoscevo di persona, era più grande e lo ammiravo, come Christian (Pulisic). Nel tempo libero mi piace scrivere musica e farla, voglio diventare un autore professionista anche mentre gioco, è divertente. Quando siamo a casa non possiamo stare solo a giocare alla PlayStation, così ho deciso di iniziare a scrivere”.
Weah, arrivato alla Juventus in estate, ha discusso del rapporto con la nuova città e col nuovo campionato: “Torino è bella, anche se non capita spesso di uscire, preferisco rilassarmi a casa. La Serie A è competitiva e difficile, è molto difensiva. Allegri mi chiede infatti di difendere. Capisco l’italiano molto bene e non mi aspettavo di imparare così in fretta.”
Lo statunitense, in carriera ha giocato in più posizioni e spiega qual è il segreto: “Sono sempre stato atletico quindi non è stato difficile per me imparare cose nuove in campo. Ero abituato a fare cose diverse perchè ho fatto sempre tanti sport e anche nel calcio è stato facile giocare in più posizioni. Ho giocato da ala, esterno e punta, provare qualcosa di nuovo è stato divertente e stimolante.”
L’esterno della Juventus ha concluso parlando del rapporto con i suoi compagni della nazionale USA: “Nazionale? Non vediamo l’ora di giocare il mondiale in casa, siamo molto pericolosi. L’MLS la seguo perchè ci giocano dei miei amici, il calcio sta crescendo molto negli States. Noi in nazionale siamo una famiglia e siamo molto uniti, giochiamo da tanti anni insieme.”