Juventus, Toni: “Vlahovic va servito meglio. Inter e Milan più forti”
Luca Toni, ex calciatore che ha militato nella Juventus nella stagione 2010/2011, ha rilasciato un’intervista a Tuttosport in cui ha parlato dei bianconeri. In particolare, ha detto la sua su Vlahovic e Chiesa.
Juventus, l’intervista di Luca Toni
L’ex bianconero si è espresso così sul numero 9: “Vlahovic è forte, non ci sono discussioni. Lo scorso anno non è stato Allegri a non capirlo. Il problema era la sua condizione, non stava bene fisicamente. Quest’anno è già partito più forte. A me piace tantissimo. Va servito come si deve in area. Lui, come me, è un attaccante d’area di rigore, solo che lui è mancino, io no. Lui è bravo a calciare le punizioni, dalla distanza, a giocare anche un po’ più con la squadra. Io sono stato un bomber d’area, lui lo sarà. Sono sicuro che diventerà un grande bomber e farà la fortuna della Juventus. Ha le caratteristiche per diventare non solo un leader ma anche un trascinatore“.
Ha poi continuato: “Scambio con Lukaku? Non lo avrei mai fatto. Dusan è un ragazzo giovane, un giocatore in crescita che ha voluto la Juventus e vuole vincere. Questi sono dei valori da Juve. Potenzialmente è un giocatore forte, che può crescere ancora tanto. E in giro di giovani attaccanti forti non ce ne sono tanti. E quei pochi costano tanto“.
Inoltre, ha detto la sua anche su Federico Chiesa: “Questo nuovo ruolo di Chiesa gli consente di essere un po’ più libero. Gli permette si saltare l’uomo, di creare superiorità, creare scompiglio nella difesa avversaria. E questo può essere positivo per Dusan”.
In seguito ha parlato di loro come coppia offensiva: “Mi piacciono insieme. Uno è un attaccante a cui piace giocare dentro l’area, all’altro invece piace girarci intorno. Oggi Chiesa si deve abituare a fare la seconda punta, un ruolo che piace molto al mister. Ma Federico può farlo: per me è uno dei giocatori più forti in Italia“.
Infine ha concluso parlando di tutta la squadra: “Juve da scudetto? Inter e Milan sono più forti. Ma in un campionato lungo ed equilibrato può succedere qualsiasi cosa. Dipenderà anche dal cammino in Champions League. Il campionato si deciderà a marzo o aprile. La scintilla per la Juventus può essere la rabbia di stare a casa, di non giocare le coppe“.