La Juventus non sta vivendo l’inizio di stagione che sperava. Con l’ottavo posto in campionato e un piede fuori dai gironi di Champions League, l’inizio della squadra di Allegri è stato difficile da digerire per società e tifosi. Nonostante ciò, è doveroso ricordare che i bianconeri sono stati molti influenzati dagli infortuni e dalle assenze, quelle di Pogba e Chiesa su tutte. Anche Di Maria, arrivato in estate dal Paris Saint Germain, è alle prese con diversi problemi muscolari e non è ancora riuscito ad esprimere al 100% la sua qualità in campo. Il ritorno in campo di Chiesa è sempre più vicino. Il nuovo numero 7 della Juventus può cambiare l’assetto tattico della squadra. Andiamo a vedere allora come può cambiare la Juventus con il rientro di Federico Chiesa.
Federico Chiesa, per la gioia dei tifosi bianconeri e dei fantallenatori, è sempre più vicino al rientro. Out da gennaio 2022 per la rottura del legamento, in una vittoria della Juventus sulla Roma per 3-4, Allegri si appresta a riabbracciare il suo esterno. La formazione bianconera può cambiare in diversi modi, anche dal punto di vista tattico.
In questo inizio di stagione, Allegri ha provato diversi moduli, tra cui i più soliti 4-4-2, e 4-3-3, ma anche il 3-5-2. Vista l’alta concorrenza sulle fasce, dovuta anche agli arrivi di Kostic a sinistra e Di Maria a destra, Allegri dovrà trovare la quadra giusta per valorizzare tutti i suoi giocatori.
Chiesa nasce esterno a tutta fascia, sulla destra, con la Fiorentina. Dal suo arrivo alla Juventus si è alzato, diventando un esterno piò offensivo. Nel 4-4-2, modulo che abbiamo visto più spesso, Chiesa sarebbe un perfetto esterno nella linea di centrocampo, con McKennie che potrebbe finalmente tornare nella sua posizione naturale, ovvero quella di centrocampista centrale. La Juve potrebbe quindi avere a disposizione due esterni veri e propri, Chiesa e Kostic, senza dover adattare il centrocampista americano a destra e Rabiot a sinistra.
Cambierebbe poco con il 3-5-2. Anche in questo caso, Allegri potrebbe schierare il 7 a destra e il 17 a sinistra. Entrambi i moduli prevedono l’attacco a due con Vlahovic, Milik e Kean a giocarsi una maglia da titolare, con Di Maria all’occorrenza adattabile come seconda punta. Diverso è invece il 4-3-3, con due esterni d’attacco e l’unica punta in mezzo.
Più intrigante, invece, un 4-2-3-1 che Allegri amava usare nella stagione 2016/2017 terminata con la finale di Champions League di Cardiff. Modulo che, però, sarebbe perfetto con i rientri di Pogba e Di Maria, entrambi ai box al momento. Con questo modulo la Juventus avrebbe due mediani a coprire la linea difensiva. Il Fideo Di Maria a legare centrocampo e attacco da trequartista, Chiesa e Kostic sulle fasce e Vlahovic davanti.