A margine del raduno della nazionale francese, il centrocampista della Juventus Adrien Rabiot ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di RMC Sport: il giocatore bianconero ha parlato del suo ruolo sotto la guida tecnica di Massimiliano Allegri e del futuro Pallone d’Oro.
Il centrocampista francese ha parlato delle sue ultime stagioni in bianconero: “Nelle ultime stagioni è proprio la regolarità delle prestazioni che mi ha permesso di diventare un giocatore affidabile. È importante che un allenatore ne abbia uno. Volevo raggiungere questo obiettivo e ci sto riuscendo. Continuo a pormi sfide, obbiettivi da raggiungere. Questo è ciò che mi fa sempre venire voglia di continuare a giocare e ad allenarmi. Quando ce l’hai, non ti stanchi mai. Penso che potrei fare di più, ma lo scorso anno ho fatto un’ottima stagione a livello di statistiche.
Ormai chiediamo ai centrocampisti e anche ai difensori di essere decisivi ma questa è l’evoluzione del calcio. I giocatori che mi piacevano a centrocampo prima non erano così. Quando scendo in campo sono capace di segnare uno o due gol a partita ma non ci penso molto. Nella mia squadra, se un difensore difende bene, protegge bene la porta ed è solido, mi va bene. Ognuno ha la propria visione del calcio”.
Poi, sulle differenze di schemi tra la Juventus e la Nazionale ha aggiunto: “Alla Juventus sono più propenso alla fase offensiva. Allegri mi chiede di proiettarmi in avanti e di arrivare in porta, insiste su questo punto. Con la Francia, per modalità di gioco o schema tattico, sono più nel cuore del gioco, meno concentrato in avanti e più proiettato a proteggere la difesa. Sono due ruoli che posso fare, che conosco bene, sono adatti anche a me. Mi trovo più a mio agio con tre centrocampisti”.
Infine un parere sul prossimo Pallone d’Oro: “Sento dire che lo vincerà Messi, ma secondo me se la giocheranno Mbappé e Haaland. Sceglierne uno sarebbe complicato, dipende dai punti di vista. Non tutti saranno d’accordo con me, ma credo sarà uno di questi due”.