Juventus, Rabiot: “Meritavo di essere nella lista del Pallone d’Oro, soprattutto vedendo chi c’è”
Sono giorni di nazionale, quelli che stiamo vivendo in questa settimana. Diverse sfide affascinanti, tante emozioni e molti gol. In campo, per quanto riguarda le qualificazioni all’Europeo che stiamo seguendo da vicino, tutte le big, tra cui anche la Francia. I transalpini si sono affermati nella prima gara giocata contro l’Irlanda vincendo per 2-0. Protagonisti diversi giocatori di Serie A: da Maignan a Giroud, passando per Thuram e Rabiot. Proprio Rabiot ha rilasciato un’intervista a L’Equipe direttamente dal ritiro della nazionale, in cui ha parlato della scelta di rimanere alla Juventus, del futuro e non solo.
Juventus, l’intervista di Rabiot
Il cavallo pazzo ha iniziato l’intervista spiegando le motivazioni che lo hanno portato a rimanere in bianconero anche in questa stagione, affermando: “Sono rimasto anche per prepararmi al meglio per l’Europeo. Questa è stata una parte importante della mia decisione, è complicato adattarsi in un nuovo club. Con la Juve non avremo le Coppe ma la prendo come un’opportunità per lavorare di più, cosa che non si può fare quando si gioca ogni tre giorni“.
Il numero 25, poi, si è concentrato sull’aspetto realizzativo, ammettendo che può essere uno da grandi numeri: “Allegri insiste molto su questo punto e fa bene. I miei numeri potrebbero essere più alti anche se la scorsa stagione ho segnato undici reti. Tutti gli allenatori me l’hanno detto, anche Blanc al Psg. Ho margini di progresso e quello realizzativo è uno di questi”.
Infine, sulla mancata nomination nella top 30 del Pallone d’Oro: “Non sono rimasto indifferente, perché mi dico che ho fatto comunque una stagione molto importante a livello individuale e perché vedendo certi giocatori che compaiono lì, ho pensato che non fosse logico. Chi decide tutto questo forse non ha in mente l’intera stagione di un giocatore. A volte possono bastare una o due belle partite di Champions League”.