Juve, infortunio Pogba. Dottor Tencone: “Non operarsi un rischio”
L’infortunio di Pogba ha creato in tutti i tifosi della Juventus una grande apprensione. Il centrocampista francese si è infortunato al menisco ed aveva due scelte davanti a sé. Il numero 10 bianconero ha scelto di non operarsi e di cominciare una terapia conservativa. Per rivedere il giocatore ex Manchester United si dovranno aspettare 5 settimane. Il dottor Tencone, direttore di Isokinetic Torino ed ex direttore di tutto il settore medico bianconero, durante un’intervista a Tuttosport ha voluto spiegare la scelta fatta dal calciatore.
Juventus, le parole del dottor Tencone sull’infortunio di Pogba
La prima risposta del dottor Tencone ha riguardato cosa accadrà ora e su che cosa farà il francese per recuperare: “Nelle prossime cinque settimane il giocatore riprenderà piano piano gli allenamenti. Non ci sono delle cure particolari. Quel menisco è rotto e nessuna cura potrà riaggiustarlo. Tuttavia il pezzettino di menisco che si è staccato potrebbe iniziare a dare sempre meno fastidio e dolore a patto che, come si dice in gergo, non lo “mandi in blocco”. Pogba potrebbe anche non sentire fastidio per niente, nel migliore dei casi è riprendere progressivamente gli allenamenti. Dopo le cinque settimane può allenarsi regolarmente“.
Tencone, poi, si è soffermato su cosa potrebbe comportare questa criticità e su quanto questo lungo stop durante la preparazione potrà incidere: “Il problema non è tanto correre o prendere un colpo, ma saltarci sopra con la rotazione. Pogba in più ha un gioco particolare. Questa caratteristica aumenta un po’ il rischio che il ginocchio si blocchi. Questo vorrebbe dire, però, ricominciare da capo tutto il discorso. Sulla preparazione, in tutto questo periodo il giocatore è fermo. Ricomincerà una fase di preparazione vera e propria soltanto quando sarà completamente a posto“.
Il dottore, infine, ha parlato dei vantaggi che avrebbe comportato l’operazione e ha provato a dare una spiegazione sulla scelta della terapia conservativa: “Con l’operazione si asporta il pezzettino rotto e non c’è più niente che si possa incastrare. Potrebbero esserci problemi solo con una nuova rottura. Si tratterebbe, però, proprio di avere un altro infortunio. Sulla terapia conservativa ipotizzo che sia una scelta del giocatore. Immagino che la società l’abbia accettata e autorizzata, anche perché non puoi fare operare un giocatore contro la sua volontà. La scelta medica, non della società, in questi casi consiglia di fare ciò che fanno tutti i giocatori: togliere subito il pezzettino rotto, quindi operars. Se Pogba si fosse operato immediatamente dopo l’infortunio, avrebbe già guadagnato una settimana-dieci giorni“.