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Juventus, nuovo ruolo per Rabiot: come cambia il centrocampo?

Quanti spunti dalla partita di ieri sera della Juventus nel derby della Mole con il Torino. 4-2 il risultato finale all’Allianz Stadium e tre punti fondamentali messi in cassaforte per i bianconeri, che devono ambire quantomeno a un piazzamento in Conference League per la prossima stagione. Allegri, però, ha stravolto il proprio centrocampo sin dall’inizio della partita, inserendo Barrenechea in cabina di regia al posto di Paredes, sulla carta il sostituto designato per lo squalificato Locatelli. Nulla di così scontato. Quando l’allenatore livornese ha tolto il gioiellino classe 2001 dal terreno di gioco, però, non ha inserito al suo posto Paredes, bensì Pogba. L’ex Manchester United si è piazzato sul centrosinistra, e Rabiot, partito titolare in quella zona di campo, ha scalato in mediana e si è preso in mano le redini del centrocampo. Una scelta che ha stupito, ma che potrebbe tornare utile a suo tempo. Un nuovo ruolo per Rabiot nella Juventus, che potrebbe trasmettere nuove certezze a un reparto che negli ultimi anni ne ha avute fin troppo poche.

Un nuovo ruolo per Rabiot nella Juventus

Che Allegri non potesse farne davvero a meno lo si era capito ormai da tempo. Adrien Rabiot è entrato nelle grazie dell’allenatore bianconero, che non riesce mai a toglierlo dal campo. Spirito di sacrificio, inserimenti al bacio, determinazione e una duttilità impressionante. Queste le sue qualità migliori. E l’ultima la si è notata anche ieri sera, al momento dell’ingresso in campo di Paul Pogba, al secondo esordio ufficiale con la maglietta della Juventus. Fuori Enzo Barrenechea, vera sorpresa della serata, dentro il Polpo Paul. Rabiot, a questo punto, schierato in campo dall’inizio come mezzala di sinistra nel centrocampo a cinque del 3-5-2, con Barrenechea in mediana e Fagioli sul centrodestra, si è spostato davanti alla difesa. Una scelta inaspettata, ma che ha consentito alla Juventus di poter disporre di una maggior fisicità in mezzo al campo, come dichiarato dallo stesso allenatore al termine della partita.

Allegri lo ha preferito a Paredes, ma difficilmente potrà farlo a Locatelli, metronomo instancabile del centrocampo bianconero. Una soluzione, però, che potrebbe tornare utile, magari maggiormente a partita inoltrata o quando Locatelli potrebbe non esserci. Qualora l’allenatore dovesse aver bisogno di maggior fisicità e di maggior copertura, potrebbe affidarsi all’ex PSG per avere più muscoli in mezzo al campo. Ieri sera si è rivelata una scelta azzeccata. Da quand’è entrato in campo Pogba e Rabiot si è spostato in cabina di regia, la Juventus ha siglato due reti. Quelle del 3-2 e del 4-2. Insomma, un vero tuttofare, un centrocampista che tornerebbe utile a chiunque e di cui Allegri non può farne davvero a meno. Che si tratti di schierarlo nel suo ruolo più naturale di mezzala o che si tratti di spedirlo in campo da regista, non ci sono differenze. Lui gioca. Senza se e senza ma. I suoi numeri in stagione lo dimostrano: 7 reti e 2 assist in 28 presenze tra tutte le competizioni. Numeri mica male.

Le nuove gerarchie nel centrocampo bianconero

Una piccola rivoluzione quella di ieri sera, che potrebbe stravolgere le gerarchie in mezzo al campo. Infatti, se fino a ieri il sostituto ideale di Locatelli sembrava Paredes, adesso le cose potrebbero cambiare. Sia Rabiot che Barrenechea potrebbero prenderne il posto, con un Paredes sempre più lontano dalle scelte di Massimiliano Allegri. Rabiot partirà principalmente come mezzala, ma anche con il graduale rientro di Pogba, il suo slittamento in regia potrebbe consentire alla Juventus di non perdere in qualità, ma di guadagnarne solo in fisicità. Locatelli al momento appare insostituibile, ma mai dire mai. In una stagione così lunga e fitta d’impegni, avere più opzioni è una logica conseguenza. E Allegri potrebbe averne trovata un’altra, che potrebbe risultare più efficace in determinate situazioni. Tempo al tempo.

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Redazione