Si sono concluse anche le ultime gare valide per l’andata dei playoff di Europa e Conference League. Nel pomeriggio ottima prova in Conference della Fiorentina, che ha vinto 4-0 sul campo del Braga. Una Roma sfortunata dovrà invece vincere la partita di ritorno contro il Salisburgo dopo la sconfitta per 1-0 rimediata in casa degli austriaci. Alle 20:45 è toccato invece alla Juve scendere in campo dove ha affrontato il Nantes, attualmente tredicesimo in Ligue 1. I bianconeri chiudono 1-1, pareggio che lascia l’amaro in bocca, anche per via di un calcio di rigore non dato nei minuti di recupero. Nel post partita di Juventus-Nantes, Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport: di seguito le sue parole.
SULLA PRESTAZIONE – “Dopo l’1-0 abbiamo smesso, giocavamo troppo a rallentatore e su questo bisogna assolutamente migliorare. Poi dopo l’1-1 ci siamo riaccesi e abbiamo avuto la possibilità di andare sul 2-1 con diverse occasioni. Però questo non deve più accadere, soprattutto in partite come queste. Inutile stare a piangersi addosso perché non serve assolutamente a niente, dobbiamo conquistarci la qualificazione in Francia”.
SU CHIESA – “Chiesa? Ma niente, non so se si è fermato per un contrasto, ma poi ha ripreso a giocare e ha fatto delle buone cose. Ma tutta la squadra ha fatto bene”.
SULL’EUROPA LEAGUE – “Dobbiamo essere fiduciosi per la partita di ritorno, perché comunque sarà difficile laggiù. Però le qualità tecniche nostre sono molto importanti. Per quanto riguarda la gestione della palla non è facile, bisogna muoverla, spostarsi velocemente. Noi invece troppo spesso l’abbiamo tenuta ferma, e quando ha cominciato a viaggiare è normale che abbiamo creato altre occasioni”.
LA RABBIA DI ALLEGRI – “Ma non è che io voglio la Juve dell’1-0, perché poi anch’io mi stufo a sentre queste cazzate che dite. Ho solamente detto che quando la palla la addormentiamo purtroppo non va bene. Poi se sbagliamo davanti alla porta su questo bisogna migliorare, però io non voglio la squadra che vinca 1-0”.
I DATI – “Guardate i numeri, da quelli non scappi. Cosa vi devo dire? Le mie squadre hanno sempre fatto dai 70 agli 80 gol. Voi chiacchierate di niente, io chiacchiero di numeri, questo è poco ma sicuro. Ripeto, le mie squadre da quando alleno sono sempre state secondo miglior attacco e prima miglior difesa”.
“A me dispiace che stasera non abbiamo vinto, ed è quello che conta nel calcio. Nella vita contano i fatti, gli altri discorsi se le porta via il vento”.