Il Monza ottiene la sua prima storica vittoria in Serie A ai danni della Juventus nella cornice dell’ U-Power Stadium. Gli artefici del trionfo brianzolo sono Gytkjaer, autore del gol dell’1-0 al minuto 74 e, soprattutto, Raffaele Palladino, subentrato in settimana a Giovanni Stroppa sulla panchina dei brianzoli. Tra i grandi assenti del match troviamo senza dubbio Leonardo Bonucci, accomodato in panchina per tutti i 90 minuti.
Il numero 19 e capitano della Juventus ha seguito da “spettatore” la disfatta di Monza. Al termine della partita, il vice allenatore della Juventus Marco Landucci è intervenuto sull’esclusione di Bonucci. Queste le sue parole: “Pensavamo che Gatti fosse la soluzione giusta, ma Leo era a disposizione“. Scelta, dunque, tecnica e non dettata da acciacchi fisici.
Bonucci, nonostante non abbia giocato, al termine del match di domenica pomeriggio, ha guidato la squadra a prendere i fischi sotto la curva, come successo in settimana dopo la sconfitta di Champions League contro il Benfica. Il capitano bianconero è mancato e non poco nella trasferta della settima giornata sempre carismatico e propositivo anche di fronte alle difficoltà.
L’inizio di stagione della Juventus è sicuramente uno dei più negativi degli ultimi anni, se non della storia del club. I problemi dei bianconeri sono piuttosto evidenti e si rispecchiano nei risultati. Per esempio, la Juventus, come riportato da Opta, era dalla stagione 1997/98 che non chiudeva le prime quattro trasferte in tutte le competizioni senza raccogliere i tre punti. Il dato diventa ancora più allarmante se si tiene conto solamente del campionato: era dal 1993/94 che i bianconeri non chiudevano le prime tre trasferte senza vincere. Dati che fanno riflettere sulle difficoltà emerse in queste prime giornate.
Le difficoltà con il Monza sono state evidenti. Per tutti i 90 minuti di gioco, la squadra di Allegri ha tenuto un ritmo molto blando. La squadra sembra avere poche idee in campo e la fase di costruzione è piuttosto sterile e prevedibile. Tra le note positive dell’inizio di stagione ci sono sicuramente Miretti e Kostic. Il centrocampista ha avuto un impatto importante sulla squadra e soprattutto sui tifosi. Nonostante la giovane età, mostra grande personalità e voglia di mettersi in mostra. A centrocampo è l’unico che si gira, punta la porta, gioca tra le linee e cerca di creare dialoghi con Vlahovic, spesso dimenticato dagli altri compagni.
Kostic resta l’unica nota positiva del reparto offensivo bianconero, oltre ai gol di Vlahovic, in questo inizio di stagione, sempre propositivo e alla ricerca di palloni potenzialmente pericolosi, anche se la prestazione di ieri resta negativa.