Juventus, Locatelli: “Vi dico di più sul mio ruolo. Ho ricevuto un messaggio da Osimhen…”
Il momento della verità. Gli ultimi mesi in casa Juventus sono stati movimentati da diversi episodi. Dallo scioglimento del CdA a fine novembre alla penalizzazione subita in campionato in seguito all’inchiesta plusvalenze, passando per la pesante sconfitta contro il Napoli. Non è stato un periodo tranquillo neppure per i giocatori bianconeri e soprattutto per i giovani, che mai avevano vissuto un momento del genere. Si sentiva la necessità della presenza di alcuni leader che si sono subito manifestati, e tra questi anche Manuel Locatelli che si è raccontato in un’intervista a DAZN parlando di questa esperienza alla Juventus e non solo. Di seguito un estratto delle sue parole.
Juventus, l’intervista di Locatelli
Il centrocampista ex Sassuolo ha aperto l’intervista parlando dell’ultima partita vinta dalla Juventus, contro la Salernitana, raccontando un aneddoto avvenuto prima del fischio iniziale: “Dobbiamo ripartire dall’atteggiamento che abbiamo avuto a Salerno perché quella è la base. Se tutti noi diamo il massimo esaltiamo tutti. Contro la Salernitana ho fatto io il discorso pre partita, ho solo detto quello che dovevamo fare. Questo è il momento di fare più punti possibili e andare avanti nelle altre competizioni”.
Dopodiché, l’attenzione si è spostata sul tema penalizzazione e il modo in cui ha reagito la squadra: “I 15 punti di penalizzazione ci hanno toccato. Abbiamo parlato tra di noi e siamo arrivati alla conclusione che noi dobbiamo solo pensare a fare punti sul campo”, ha affermato il 25enne.
Poi, anche un flashback riguardo la buia prestazione di Napoli e il momento di confusione che ha portato al terzo gol degli azzurri: “Se tornassi indietro preferirei non prendere quel pugno da Osimhen, che tra l’altro mi ha scritto un messaggio il giorno dopo e ho apprezzato. È stato un momento molto buio, soprattutto perché nel terzo gol volevo uscire, ma ormai è andata”, le sue parole.
Infine, il classe ’98 ha anche parlato della crescita di Miretti e Fagioli, vestendo quasi i panni di tutor: “Miretti e Fagioli crescono molto bene, hanno la voglia di indossare la maglia della Juve e questo è positivo”. E poi, sul suo ruolo: “La cosa importante è giocare. Con Miretti e Fagioli abbiamo caratteristiche diverse, la scelta del ruolo compete al mister”.