Juventus, Lichtsteiner: “Penso ogni giorno alle due finali perse. Conte e Allegri sono molto diversi”
La Juventus ha terminato la sua seconda stagione consecutiva senza portare a casa alcun trofeo e con moltissimi problemi sia dentro che fuori dal campo. I tifosi della Vecchia Signora, adesso, si augurano che il mercato estivo riesca a portare qualche rinforzo importante per tentare di riaprire un ciclo vincente. Uno dei protagonisti dell’ultimo grande ciclo vincente bianconero è stato sicuramente Stephan Lichtsteiner, terzino svizzero in grado di vincere 7 scudetti nei suoi 7 anni in maglia Juve, dal 2011 al 2018. Lichtsteiner, ritiratosi nel 2020 dopo le esperienze con Arsenal e Augsburg, ha recentemente rilasciato un’intervista nella quale è tornato a parlare della Juventus.
Juventus, l’intervista di Lichtsteiner
L’ex terzino bianconero, Stephan Lichtsteiner, ha rilasciato una lunga intervista a Radio Bianconera, nella quale ha toccato diversi temi interessati riguardanti la Juventus. Lo svizzero ha esordito facendo un bilancio sulla stagione appena conclusa: “Penso che la stagione della Juve non sia stata completamente da buttar via, considerando anche la semifinale di Europa League. Purtroppo l’extra campo ha influito molto: quando non sai in che posizione di classifica sei e per che obiettivo giochi diventa veramente difficile“.
L’ex laterale bianconero, attualmente assistente allenatore nel settore giovanile del Basilea, ha poi ripercorso la sua carriera juventina e confrontato i due allenatori con cui ha lavorato: “Conte e Allegri sono molto diversi. Antonio riesce a mettere le basi per costruire una squadra, Max invece è quello che la gestisce. Sono entrambi dei fenomeni in quello che fanno e lo dimostrano i trofei che hanno vinto. Penso si debba trovare la giusta via di mezzo tra schemi fissi o l’essere lasciati liberi. Per vincere credo sia giusto dare degli schemi per creare degli automatismi in campo, dopodiché quando si ha un’organizzazione di base si possono lasciare liberi i giocatori”.
Nei suoi 7 anni in bianconero, Lichtsteiner, oltre a 7 campionati, 4 Coppe Italia e 3 Supercoppe vinte, ha giocato anche due finali di Champions. Sfortunatamente in entrambe le occasioni non è riuscito a conquistare il trofeo e, nonostante siano passati diversi anni, la delusione è ancora fresca: “Sicuramente, guardando anche l’ultima finale tra Inter e City, è chiaro che serve una buona dose di fortuna per sollevare la coppa. Per quelle che giocammo noi contro Barcellona e Real Madrid la ferita per la sconfitta è ancora aperta e fa ancora molto male, ci penso quasi tutti i giorni“.