Venerdì sera la 23ª giornata di Serie A, con l’anticipo tra Lecce e Fiorentina. Tutti gli occhi, però, sono puntati sulla domenica: oltre all’altro big match tra Atalanta e Lazio, alle 20:45 si gioca Inter-Juventus, una partita che sancirà una buona parte di questa corsa scudetto. Il Derby d’Italia è sempre molto atteso e quest’anno, con le due squadre quasi appaiate per il Tricolore, guadagna un valore ancor più importante. Ne ha parlato il difensore della Juventus, Gleison Bremer, in un’intervista su DAZN per MySkills.
Fin dall’inizio dell’intervista, Bremer ha voluto far sapere di aver scelto la Juventus per un motivo: “Non credo che avrei mai potuto giocare all’Inter, sono dalla parte giusta. Sarà un duello fino alla fine, ma fare risultato a San Siro non è mai facile. Chi vince, secondo me, non è già sicuro di portarsi a casa lo Scudetto, ci sono ancora tante partite”. La giornata è la numero 23, ci sono ancora moltissimi punti in palio: una vittoria nel derby d’Italia avrebbe però un valore morale molto più importante dei 3 punti.
Sono cambiate tante cose rispetto alla stagione passata: “L’anno scorso giocavamo ogni tre giorni, c’era la Champions League ed era anche difficile per me che venivo dal Torino. Se non stai bene fisicamente, giocare così spesso non è facile, ora sto bene e ho molta fiducia in me stesso. L’arrivo del direttore Giuntoli ha portato molta serenità”. Un aiuto è arrivato da Giorgio Chiellini, consigliere di altissimo livello per il centrale brasiliano: “Mi ha suggerito di guardare molti video per conoscere l’avversario. La Juventus mi aiuta tanto in questo, ho anche una persona in Brasile che mi segue”.
Ultimamente, la Juventus si è affidata non solo alla sua difesa di ferro, ma anche al grande estro realizzativo di Dusan Vlahovic e Kenan Yildiz. Lo sa bene anche Bremer: “Dusan è fisicamente molto forte, quando giochiamo insieme gli do dei consigli. Anche Yildiz è un grande attaccante, in allenamento giochiamo duro anche con lui, ma non si lamenta e continua a giocare. Può fare una grande carriera“.
Passando dal Torino alla Juventus, Bremer ha avuto l’opportunità di confrontarsi con attaccanti di livello europeo, ma quando si parla di pericolosità, il brasiliano prende come esempio due numeri 9 della Serie A: “Ci sono attaccanti che non puoi perderti per un secondo, come Osimhen e Lukaku, sono di livello internazionale. È importante far innervosire l’attaccante, perché pochi rimangono concentrati per tutta la partita”.
Anche Bremer ha dei punti di riferimento nel suo ruolo: “Ci sono tanti difensori molto forti in giro per l’Europa, come Virgil van Dijk. Lui è due gradini sopra di me, perché ha già vinto la Champions League e gioca nella Premier League, un campionato molto difficile. Quando un giocatore si ritira, conta quanti trofei hai vinto, se non hai vinto nulla non puoi definirti il migliore”.