Juventus, Allegri: “Pogba non ha ancora fatto un metro di corsa. Chiesa…”
Prima amichevole per la Juventus in vista della ripresa del campionato, in programma il 4 gennaio. La squadra di Allegri ha affrontato l’Arsenal, vincendo 2-0. I bianconeri, scesi in campo con una formazione molto diversa da quella vista in campionato, hanno battuto la squadra di Arteta grazie a due autogol dei Gunners. Al termine del match, l’allenatore della Juventus Massimiliano Allegri ha rilasciato un’intervista: di seguito le sue dichiarazioni.
Arsenal-Juventus, l’intervista di Allegri
Dopo avere espresso la sua vicinanza alle famiglie di Sinisa Mihjalovic e Mario Sconcerti, l’allenatore della Juventus ha commentato la gara contro l’Arsenal: “È stata una partita difficile, noi avevamo tanti ragazzi, è stato un buon test. Potevamo far meglio nella fase offensiva, però è stata una bella partita. Vincere fa sempre piacere, soprattutto in questo stadio“.
Allegri ha poi fornito un aggiornamento sulle condizioni di Chiesa: “Chiesa ha solo un affaticamento, ma è normale. Quando un giocatore arriva da 9 mesi di inattività, un affaticamento appena alza i ritmi può capitare. Ha fatto due allenamenti buoni, purtroppo ha avuto quest’affaticamento e ho preferito non rischiarlo. Difficilmente ci sarà il 22, ma per il 27 sarà di nuovo con la squadra“.
Parole meno incoraggianti per quanto riguarda Pogba: “Paul purtroppo non ha ancora fatto un metro di allenamento, quindi non so dire quando e come rientrerà. Questa è la verità, fino a questo momento non ha ancora fatto un metro di corsa. Dispiace per lui, ma in questo momento non posso fare affidamento su di lui. Speriamo di riaverlo nel più breve tempo possibile”.
Riguardo ai giocatori impegnati ai Mondiali, l’allenatore ha detto: “Danilo e Alex Sandro rientrano il 27 con la squadra, Rabiot e gli argentini avranno uno o due giorni in più perché comunque giocano domani la finale. Kostic si è allenato bene giù a Torino, McKennie lo stesso, Milik domattina lavora, oggi è rientrato già Szczesny. Piano piano stanno rientrando tutti”.
L’allenatore della Juventus ha commentato brevemente anche l’atmosfera dopo i cambiamenti a livello dirigenziale: “Ero e rimango molto legato al presidente, ma la parte sportiva non è cambiata. Noi dobbiamo solo pensare ad allenarci e a vincere le partite, agli altri aspetti ci penserà la società come ci ha sempre pensato. La Juventus è uno tra i primi club più importanti al mondo, ha 120 anni di storia e continuerà ad andare avanti.
In chiusura, Allegri ha commentato anche i segnali incoraggianti mandati dai giovani bianconeri: “L’importante è lavorare bene, la Juventus per anni ha lavorato bene sul settore giovanile. Qualche ragazzo bravo c’è, poi è normale che vanno fatti crescere, con i loro alti e bassi“.