In seguito alla partita con il Sassuolo la Juventus ha perso Mattia De Sciglio a causa di un affaticamento muscolare alla coscia destra. L’infortunio del terzino, che sicuramente non vedremo contro il Venezia, è solo l’ennesimo di una lunga striscia di stop che hanno coinvolto a più riprese quasi tutti i giocatori bianconeri. Esiste davvero un “problema infortuni” in casa Juventus?
Maggio è sicuramente il mese più “caldo” della stagione e la Juventus si ritrova ad affrontarlo con diversi indisponibili. Da una parte abbiamo le lungo degenze, che hanno coinvolto Chiesa, Kaio Jorge e McKennie. Dall’altra abbiamo però anche Arthur, De Sciglio, Cuadrado e Locatelli, le cui condizioni vengono monitorate. Situazione che mette in difficolta sicuramente Allegri, che ad ogni conferenza stampa si ritrova a fare una lista della spesa di acciaccati e possibili rientri.
Non una condizione ottimale in allenamento, tantomeno in partita, specie in quelle che contano davvero. Basti pensare che in Juventus – Villarreal i bianconeri hanno dovuto rinunciare sia a Chiellini che Bonucci, oltre a Zakaria a parzialmente anche Dybala.
Il fattore che più porta a pensare ad un “problema infortuni” è il fatto che nessun giocatore, più o meno anziano, più o meno utilizzato, sia rimasto esente da problematiche fisiche. Andiamo a vedere la cronaca degli infortuni in casa bianconera. (Dati ottenuti da Transfermarkt.com)
Tra rinnovi da chiudere e cessioni da definire, la Juventus dovrà affrontare un’estate turbolenta. Situazione che sta, in misura differente, coinvolgendo tutti. Persino il rinnovo mancato di Dybala, così come quelli probabili di Chiellini e Bernardeschi, ha fondamenta nella incostanza di condizione. Testimonianza del fatto che, se anche non esistesse un problema infortuni, la società vuole comunque migliorare la situazione. Come? Abbassando la media d’età in campo, tendenza cominciata già da qualche anno. Inserendo clausole contrattuali sui bonus veicolate dalle presenze effettive, oltre che, come abbiamo potuto vedere, chiudendo i rapporti sportivi con i giocatori che hanno avuto più problemi negli ultimi anni. È stato il caso di Ramsey, sarà il caso del già citato Dybala, di Chiellini, di Bernardeschi, forse di Alex Sandro e chissà di chi altro. Sarà sufficiente? Ai posteri l’ardua sentenza.
A cura di Andrea Dotto